Elio e Le Storie Tese si mettono a nudo, artisticamente parlando, dando alle stampe tre “nuovi” album speciali, con altrettanti dvd ricchi di storia, immagini e sorprese. Il gruppo milanese celebra così tre compleanni in un colpo solo: i 26 anni di “Elio Samaga Hukapan Kariyana Turu”, il disco d’esordio, i 23 di “Italyan, Rum Casasu Cikti”, e i 22 di “Esco dal mio corpo e ho tanta paura”. Un’impresa biografico-documentarista, insomma, un tuffo emozionale e divertente nel passato degli EelST, alla scoperta delle origini, delle primissime performance live, degli esperimenti musical-teatrali, delle lunghe conversazioni sempre in bilico tra ironia pungente e lucida follia. Ma c’è un ospite speciale in questo triplo progetto discografico e cinematografico: si tratta di Mal, al secolo Paul Bradley Couling, il produttore occulto, deus ex machina dei proto-Elio e Le Storie Tese. Negli anni Ottanta l’artista gallese seppe vedere lungo e indirizzare alla carriera Elio e soci (noti come Stefano & i suoi amici), giovanissimi ma già promettenti e originali. Mal compare nei tre dvd come volto e voce narrante di un incredibile film-documentario (diretto da Davide Fara) e si presta al gioco degli EelST per raccontare i primi passi della band, dai picchi di popolarità ai momenti più oscuri. «Mal ha saputo valorizzare ciascuno di noi – spiega Elio – così come i brani preesistenti e quelli nati seguendo sue precise istruzioni. Lui era presente durante le scelte epocali ma anche in quelle schifate da tutti, dai concerti nei grandi spazi ai live nei club più sfigati. Abbiamo voluto dare a Mal il meritato spazio, negatogli finora dai poteri forti», rivela, scherzando, il giudice di X Factor 2015. La trilogia di Elio e Le Storie Tese offre una carrellata di brani noti e meno noti del complesso, ristrutturati dal punto di vista sonoro grazie alle nuove tecnologie tra cui il sistema stereofonico e la rimasterizzazione. Uno spasso, nel primo album, riascoltare pezzi come “John Holmes”, “Nella vecchia azienda agricola”, “Cara ti amo” e “Cateto”, oppure trovare le esecuzioni live di “Giocatore mondiale” e “Supergiovane” (tratti dalla partecipazione all’Expo di Osaka del 1990 e dal concerto di Bolzano dello stesso anno). Ancor più elettrizzante vedere foto e filmati amatoriali in cui compaiono i nostri artisti, cinque personaggi surreali che amano divertirsi e stare insieme, sempre e solo per fare dell’ottima musica. Il nuovo progetto degli Elio e le Storie Tese ospita anche una splendida fanciulla, il cui compito è quello di «rappresentare e/o affiancare Mal» durante la narrazione: si tratta di Tatiana Barbashova, modella di intimo («Già è brava e simpatica di suo, poi nei dvd è sempre in intimo, il che è una cosa molto bella all’interno di un racconto… così intimo!», ironizzano gli EelSt durante il nostro incontro al Circolo Arci Bellezza di Milano). Capolavoro indiscutibile “Italyan, Rum Casasu Cikty”, il secondogenito della band. I brani dell’album, qui riproposti in versione live 1992, sono uno più appassionante dell’altro: da “Pippero” a “Uomini col borsello”, da “Servi della gleba” a “Il vitello dai piedi di balsa”. Immancabile l’architetto Mangoni, vero e proprio simbolo e punto di riferimento per il gruppo, compagno di mille avventure di ordinaria follia. Ultimo pezzo pregiato della trilogia è il cd-dvd “Esco dal mio corpo e ho molta paura”, che ci regala la session di registrazione dell’album eseguita presso lo studio Regson di Milano nel lontano 1993. La lista delle canzoni è lunga e di sostanza: nel disco compaiono le versioni live di “Unanimi”, “Noi siamo giovani (con i blue jeans)”, “Catalogna”, “Cadavere spaziale”, “Il ragazzo col ciuffo”, “La saga di addolorato” e molte altre perle di rara comicità. Nelle tre opere disco-videografiche, uscite il 25 settembre 2015 per Hukapan, c’è spazio anche per la creatività grafica, con tanto di copertine originali rielaborate e rese tridimensionali in ogni singolo dettaglio, titoli compresi. «Oggi facciamo i conti col passato, comodo o scomodo che sia – confessano gli Elio e Le Storie Tese parlando dei tre album e dvd appena pubblicati –. Come cantava Giorgio Consolini, gli anni passano, i figli crescono, le mamme imbiancano ma mai sfiorirà la loro beltà. Beh, i paralleli sono: gli anni passano anche per noi, i figli sono i nostri album, invecchiati in botti di pregiato rovere, le mamme rappresentano la maturità degli EelST, che ora entrano negli anta con la stessa elegante disinvoltura del loro ingresso negli anta intorno al 2005». Voto al progetto: [usr 3.5]