C’è grande fermento ed aspettativa per l’apertura dell’undicesima edizione della Festa del Cinema di Roma 2016, che si svolgerà dal 13 al 23 ottobre. La conferenza stampa, che si è tenuta oggi presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma, fulcro della manifestazione, non ha fatto altro che alimentare il desiderio di partecipare all’evento, che si preannuncia ricchissimo di incontri, approfondimenti, sorprese, retrospettive, eventi e ovviamente tanti film. A presentare il programma c’erano Piera Detassis, Presidente della Fondazione Cinema per Roma, e Antonio Monda, Direttore Artistico della Festa del Cinema. Emerge chiaramente la voglia di continuare un processo iniziato già lo scorso anno, e l’ambizione che sostiene questo desiderio è proprio quella di allargare i confini della festa, sia fisici che culturali, tanto che nel dicembre 2015 la capitale è stata designata UNESCO City of Film, ed è entrata a far parte del Network UNESCO delle Città Creative.
La Festa del Cinema di Roma 2016, quindi, sarà più che mai un evento per la città, per il pubblico, per tutti e alla portata di tutti e, come è stato più volte ripetuto, dal centro alle periferie; quest’edizione infatti si arricchisce di punti sparsi nella città fino a creare un virtuale (ma non troppo) red carpet su via Condotti e la proiezione di Vacanze Romane a Trinità dei Monti, e allo stesso tempo un ciclo di proiezioni nel carcere di Rebibbia (solo per citare un centro ed una periferia!), e di un vero Drive in nel quartiere Eur. Ma entriamo nel cuore della Festa e del programma. Antonio Monda sottolinea con grande attenzione il valore dei criteri utilizzati per dare vita a questa manifestazione: il primo, la discontinuità (termine già presente lo scorso anno), cioè cambiare in maniera drastica il disegno generale. Questo non è un festival, non ci sono cerimonie di apertura, chiusura, concorsi, madrine… c’è solo il Premio del Pubblico; il secondo è la varietà: avremo l’occasione di vedere film di generi diversi, dall’impegnato all’horror, dalla commedia al melodramma con un solo comune denominatore, la qualità; il terzo è l’internazionalità, poiché partecipano ben ventisei Paesi!
La Festa del Cinema di Roma 2016 si articolerà nelle tre fasce principali presenti già lo scorso anno: i film, le retrospettive e gli omaggi oltre a una serie di eventi che coinvolgono anche le altre arti, dalla musica al teatro, passando per l’arte contemporanea e l’architettura. Vi svelo qualche nome… Avremo una retrospettiva su Tom Hanks con ben 15 film dell’attore, che sarà presente e che riceverà il Premio alla Carriera; sempre in questa fascia avremo l’opportunità di dare spazio a un Maestro come Valerio Zurlini di cui si parla sempre troppo poco, e ancora, in occasione delle imminenti elezioni in America, una sezione dedicata al genere American politics. Altri incontri speciali? Mery Streep ci parlerà di come e quali attrici italiane l’hanno influenzata; Don Delillo si soffermerà sul rapporto tra cinema e letteratura e della sua passione per Antonioni; Gilbert&George presenteranno il film I giganti del karatè di Chang Chec. E ancora Daniel Libeskind, David Mamet, Oliver Stone, Jovanotti, Elio e le Storie Tese, Roberto Benigni, Paolo Conte, Bernardo Bertolucci… In programma, inoltre, omaggi a Gian Luigi Rondi, Gillo Pontecorvo, Dino Risi, Mario Monicelli, Michael Cimino, Luigi Comencini, Alberto Sordi… E` previsto un convegno, del tutto nuovo alla Festa, dedicato all’attuale ruolo della critica con l’intervento dei critici del New York Time e del Los Angeles Times. La varietà degli incontri dell’edizione 2016 della Festa del Cinema di Roma si sposa bene con la varietà dei temi dei film, legati tra loro da un filo rosso: forte è il tema della diversità, intesa come diversità sessuale, religiosa, razziale (tanto che la Festa aprirà con un film, insolito per un’apertura, ma incentrato proprio su questo tema, Moonlight di Barry Jenkins); un altro tema è il lavoro, con la sua precarietà e la facilità nel ritrovarsi senza; ancora la politica (di cui abbiamo già accennato) ed infine l’olocausto. Per questa Festa del Cinema di Roma quindi qualità, eleganza (come si preannuncia già dal bellissimo manifesto della manifestazione), varietà ma anche impegno, inteso non solo in senso intellettuale ma fattivo: Fondazione Cinema infatti insieme a molti esponenti del mondo dello spettacolo, aderisce al progetto IO CI SONO, in favore delle zone colpite tra il Lazio e l’Abruzzo dal terremoto.