La questione Fiat – Fabbrica Italia continua a tenere banco e a suscitare le preoccupazioni di lavoratori e sindacati. Lo scorso 13 settembre 2012 la casa automobilistica tornese aveva dichiarato in un comunicato stampa che, a causa della crisi di mercato, non vi sarebbero più le condizioni per attuare il piano “Fabbrica Italia” e che, tuttavia, avrebbe agito in “modo responsabile (…), senza dimenticare l’importanza dell’Italia e dell’Europa”.
Di fronte a questa situazione, la Uilm ribadisce che «la crisi del mercato dell’auto in Europa ed in Italia, nella sua oggettiva drammaticità, può semmai costituire un motivo per rinviare investimenti e nuovi lanci, ma certamente non può costituire la scusa per disimpegnarsi dall’Italia, venendo meno agli impegni assunti nei confronti dei lavoratori e dei sindacati».
Di conseguenza, spiega Antonello Di Mario, direttore del giornale dei metalmeccanici «la Uilm chiede di anticipare l’incontro con la dirigenza aziendale, già programmato per il 30 ottobre, per individuare gli strumenti utili a superare la congiuntura economica negativa, poiché nessuno stabilimento deve essere chiuso e occorre ridurre il più possibile il peso della cassa integrazione».