Gigi D’Alessio pubblica Malaterra, nuovo disco in uscita il 16 ottobre per Sony Music. Un progetto molto importante, che va oltre la musica, alla scoperta della cultura e della bellezza di una terra, la Campania, troppo spesso bistrattata ma anche vittima di se stessa. Malaterra è un album di vecchi capolavori della musica napoletana, qui riarrangiati e vestiti di nuovi abiti, e di brani inediti scritti e musicati dallo stesso Gigi. Malaterra è anche un docufilm dedicato alla Terra dei Fuochi, un lavoro particolarmente toccante e ricco di speranza che D’Alessio porterà a breve in giro per il mondo. Un modo, come lui stesso ci racconta, “per far conoscere la parte bella della regione e le sue eccellenze”, per cancellare stereotipi e falsità che hanno ferito se non addirittura rovinato intere generazioni. Incontro Gigi D’Alessio in un hotel del centro di Milano. Un pranzo a sorpresa con alcuni giornalisti per chiacchierare in libertà e presentare il nuovo album, il tour mondiale, ma anche per parlare di sogni, rivincite e voglia di serenità per sé e la sua famiglia. “Oggi sono emozionato come se dovessi presentare il mio disco d’esordio – ci confessa l’artista napoletano – A volte mi sembra di dedicare più tempo e cura a un album piuttosto che ai miei figli! (ride, ndr). Malaterra è un viaggio alla scoperta delle canzoni della tradizione napoletana, da O’Sarracino a Guaglione, da O’ Surdato Nnamurato a Torna a Surriento. Una tracklist di 14 brani in cui ho voluto inserire anche cinque inediti che ho scritto ispirandomi ai grandi del passato”. Le canzoni di Malaterra sono arrangiate dallo stesso cantante e dal Maestro Adriano Pennino e sono state orchestrate dalla prestigiosa London Orchestra presso gli studi Abbey Road. “Dopo 23 anni di carriera posso dire con orgoglio di aver potuto lavorare con musicisti strepitosi, come Michael Thompson, che reputo il più grande chitarrista al mondo, ma anche Chris Botti, trombettista di Frank Sinatra, Sting e Barbra Streisand”. Nel disco spiccano anche nomi di artisti italiani con cui ha voluto duettare in alcuni brani, da Gianni Morandi a Bianca Atzei, da Valentina Stella ad Anna Tatangelo, dai Dear Jack a Briga. “La musica deve avere il coraggio di sperimentare, io sono una persona curiosa e cerco sempre di andare oltre, di provare nuovi suoni e di confrontarmi con altri cantanti e musicisti. Briga, ad esempio, è davvero bravo. Parla quattro lingue e sa scrivere divinamente. E’ giusto che io abbia coinvolto nel progetto anche questi giovani, perché voglio che il disco arrivi a tutti”. Gigi D’Alessio e Malaterra, dunque. Un legame forte, viscerale, unico. L’artista ci racconta, passo dopo passo, il viaggio compiuto attraverso la cultura, le tradizioni, la storia della sua terra. Lo fa con enorme soddisfazione e un filo di commozione: è chiaro quanto cuore e quanto coraggio abbia messo in un progetto di così tanta sostanza e verità. “Amo Napoli, amo la Campania. Io sono prima di tutto napoletano, e poi italiano. Potrei andarmene all’estero, vivere in America o a Dubai. Chi me lo impedisce? Magari eviterei le accuse e le offese gratuite che ogni giorno piovono su di me e la mia famiglia – spiega con rammarico D’Alessio – Ma io sono troppo legato alla mia regione per andarmene. Io resto e combatto per il suo futuro”. Ora l’obiettivo di Gigi è di andare in Europa e poi nel resto del mondo per parlare della bellezza e della qualità dei prodotti campani. Far conoscere la magia e la forza di un luogo spesso in forte difficoltà ma che ha voglia di riscatto e di costruire un domani migliore. “Porterò Malaterra in tour – precisa D’Alessio – Partiremo il 14 ottobre da Lugano, per approdare in città come Londra, Barcellona, Zurigo, Mosca e molte altre zone d’Europa. A gennaio sarò in Cina, Giappone e Australia. A Maggio in Sud America, per poi tornare in Italia, nei palazzetti e nei teatri ma anche allo stadio San Paolo di Napoli. Nel frattempo usciranno anche la versione in spagnolo e in portoghese di Malaterra, con nuovi ospiti e tante sorprese”. Insomma, un anno davvero ricco di incontri, di musica e di collaborazioni quello che attende il cantante e musicista napoletano. Un lungo cammino per offrire al resto del mondo un affresco della Campania e delle sue infinite specialità, una sfida che solo un uomo di cuore e un artista amato come Gigi D’Alessio, mister 20 milioni di dischi venduti, poteva accettare. “Questo è il momento di reagire all’onda mediatica che ha intaccato la reputazione, l’immagine e l’economia locale. E’ il momento di rialzare la testa con dignità e amore. Per questo credo molto nel progetto Campania Sicura e in Malaterra – conclude Gigi D’Alesso – Così come credo nei valori e nei simboli positivi della mia terra, nella sua gente e nel potere della musica”.