Tratto dal libro di Paolo Sorrentino, Hanno tutti ragione è in scena a Roma. Ecco la trama e la recensione dello spettacolo con Iaia Forte.
Tony Pagoda è tornato, stavolta al Teatro Piccolo Eliseo, rilanciandone il nuovo corso. Il personaggio del primo romanzo di Paolo Sorrentino, Hanno tutti ragione (2010, edizioni Feltrinelli – ndr), prenderà corpo ogni sera fino all’1 novembre 2015. La bizzarrìa non è il suo modo di essere, ma il fatto che a interpretarlo sia una donna. Iaia Forte, sperimentatrice a piè sospinto, attrice dalle mille facce come solo chi ha sicurezza e capacità di vivere il proprio lavoro senza remore può assumere, riesce a essere convincente anche interpretando un maschio fortemente caratterizzato come Pagoda. Dopo qualche minuto di iniziale spiazzamento, si riesce a crederle e ci si lascia trasportare nel mondo dissoluto ma non superficiale di un personaggio simile. Cocainomane, cantante “da night”, lui che odia le etichette, sul viale del tramonto, disincantato, cinicamente ironico, imperterrito playboy e puttaniere. Durante il concerto che lo vede nell’Olimpo del Radio City Music Hall di New York, al cospetto di Frank Sinatra, lascia fluire i suoi pensieri sconnessi e disordinati, ma sempre lucidamente taglienti, soprattutto nei suoi confronti. Perché se per Pagoda «tutto quello che non sopporta ha un nome», il primo a non sopportare più è proprio se stesso. Questa è la breccia che lascia scorgere il fianco debole dell’apparente macho, e lì si fa largo la femminilità dell’attrice che riesce a estrarre da quella corazza pacchianamente colorata, perle di saggezza e di consapevolezza nei riguardi di una vita e di uno star-system che non corrispondono alle aspettative di un’anima che è stata buona, ingenua, bambina. Che forse lo è ancora, o almeno vorrebbe esserlo, disperatamente. Attimi di tenerezza, memorie di antichi sentimenti, subito corrosi dall’acido di un uomo arrabbiato con la vita, ma che sa gestire la sua rabbia, meschino ma buono, intriso di un sarcasmo feroce verso tutto e tutti. Non esistono i giganti nella sua visione di vita, affaticata da una mondanità che lo sta schiacciando, vita in apnea, consapevole che è un modo per allontanare la vecchiaia incombente. «Tutto è stato troppo, o troppo poco», riflette Iaia-Tony, tra un bicchiere e una sniffata. C’è il tempo per un sogno, quello di lui bambino tenuto per mano dai suoi genitori, la fugace sensazione di sicurezza, di un porto sicuro ormai lontano. Un inganno anche quello. Tutto ha una fine, l’imbuto lo chiama lui, la meta di ognuno, dove ci si sentirà chiedere “ma chi ti credevi di essere?”. Tony saluta il pubblico, facendosi beffe anche della sua solitudine disperata. Forse per questo non si riesce a non volergli bene. Una intensa prova di attrice, sorprendente nella sua trasformazione, convincente nelle movenze, nella voce, negli atteggiamenti ora spacconi, ora introspettivi, in un’altalena divertentissima e lieve come una farfalla, che gioca con le parole e la musica.
Info aggiuntive
Roma, Piccolo Eliseo. Dal 7 ottobre all’1 novembre 2015
Iaia Forte in Hanno tutti ragione, di Paolo Sorrentino. Interpretato e diretto da Iaia Forte e con Francesca Montanino. Canzoni di Pasquale Catalano e Peppino Di Capri eseguite da Fabrizio Romano. Elementi scenici di Marina Schindler e Katia Titolo. Disegno luci di Paolo Meglio. Aiuto regia Carlotta Corradi. Produzione Casanova Teatro in collaborazione con Pierfrancesco Pisani, offrome.