Il Parco del Verunga in balìa delle trivellazioni petrolifere

Mountain gorilla mother and baby, UgandaIl parco africano del Virunga è situato nella parte orientale della Repubblica Democratica del Congo (RDC), nel cuore verde dell’Africa; il Verunga, che è il più antico parco nazionale del continente ed è riconosciuto come uno dei più importanti World Heritage del mondo, è nato nel 1979. Il Governo del Congo ha concesso una serie di permessi per far effettuare alcune esplorazioni petrolifere nel perimetro dell’area protetta, dove vivono molteplici specie. Tra le compagnie a cui sono stati concessi i permessi ci sono la britannica Soco International PLC e il gigante francese Total. Il WWF con una nota esprime la propria prepoccupazione, precisando che l’Unesco chiede di non effettuare le trivellazioni.

Le esplorazioni petrolifere, secondo le organizzazioni internazionali che si occupano di tutela ambientale, potrebbero causare la perdita dello status di patrimonio dell’umanità e mettere in pericolo i mezzi di sussistenza locali e la tutela delle specie rare presenti. La Total SA il mese scorso ha promesso di rimanere fuori dei confini attuali del parco, mentre la Soco International PLC non ha preso l’impegno di rispettarne l’integrità.

«Il Parco nazionale del Virunga è uno di cui luoghi dove lo sfruttamento del petrolio non dovrebbe assolutamente essere neanche concepito – ha detto Isabella Pratesi, direttore Conservazione Internazionale del WWF Italia -. Il parco è di importanza globale e la sua conservazione è di vitale importanza per la sopravvivenza di molte persone che vivono nella zona. I modelli alternativi di sviluppo che ci preme portare avanti sono quelli sostenibili sul lungo termine, i quali prevedono che i benefici effettivi arrivino alle comunità locali e non mettano in pericolo le specie a rischio, come il Gorilla di montagna di cui restano circa 880 esemplari in Natura. Il parco del Virunga a oggi è stato un esempio di conservazione e sviluppo locale assolutamente unico: ha garantito il benessere delle comunità del territorio, insieme alla conservazione dei gorilla di montagna in modo tangibili. Il turismo per i gorilla ha permesso la costruzione di scuole, centri sanitari e altri importantissimi servizi. Il petrolio cancellerà tutto questo e, come già avviene in molti altri Paesi africani, porterà conflitti, corruzione e instabilità politica». Dal Comitato del Patrimonio Mondiale affermano che «i governi sono stati sollecitati a una decisione per assicurare che le compagnie minerarie o petrolifere presenti nel territori non danneggino il patrimonio mondiale».

Durante la discussione sul potenziale delle esplorazione di petrolio nel parco Virunga, l’Estonia è stato l’unico membro del comitato che ha sottolineato la particolare responsabilità delle società con sede nei Paesi firmatari della Convenzione del Patrimonio Mondiale: «I siti Patrimonio dell’Umanità sono stati riconosciuti per il loro eccezionale valore universale. Stiamo monitorando la situazione dei siti in Africa, compreso il Virunga, e l’esplorazione di petrolio è incompatibile con lo spirito della Convenzione», si è detto.

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