James Bond: i 5 migliori film che hanno fatto Storia

Agente 007 – James Bond: abbiamo selezionato per voi i cinque migliori film, in attesa della nuova pellicola che uscirà il 5 novembre in sala.

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James Bond è un’icona del cinema e della letteratura, un personaggio amatissimo dal grande pubblico che, grazie alle sue ‘avventure’ (a volte) al limite dell’assurdo, ha segnato più di una generazione di cinefili. Bond è la spia del governo inglese con il doppio zero e ha la licenzia d’uccidere. Nato dalla penna di Ian Fleming nel lontano 1953, attualmente si contano 15 romanzi scritti dal famoso scrittore senza contare che nel corso degli anni, biografi oppure amici di Fleming, si sono cimentati nel raccontare il mito di James Bond adattandolo secondo i gusti e le mode del tempo. Il suo arrivo sul grande schermo è stato un passaggio quasi obbligato, perché in molti hanno capito son solo l’incredibile forza narrativa dei racconti di Fleming, ma soprattutto l’impareggiabile appeal e backgroud artistico di James Bond. Dal 1962 – anno del primo film dedicato all’agente 007 – a oggi si contano ben 23 pellicole tutte più o meno di grande impatto visivo. In attesa di vedere di nuovo il caparbio agente segreto in ‘Spectre’, film numero 24 diretto da Sam Mendez e con un granitico Daniel Craig atteso dal 5 novembre al cinema, è cosa giusta compiere un bilancio di questo franchise multi-milionario, e capire quali fra tutti i film fino ad ora prodotti, sono i più rappresentativi per il mito di James Bond. Con i film più rappresentativi non si devono intendere solamente quelli più cool, ma ci riferiamo a tutti quelli che hanno segnato un’epoca, che sono stati realizzati in un determinato periodo storico e che quindi, nella loro interezza, hanno segnato il punto di svolta per il franchise. 5 sono dunque i film che più rispecchiano questo mood, alcuni sono datati ma ancora attualissimi, altri sono un concentrato di adrenalina e grande divertimento. Non è certo un’impresa da poco dato che, nel bene o nel male, ogni film di James Bond ha un sottotesto molto interessante, ma alla luce di un franchise che si evolve insieme ai gusti del pubblico, è più che normale compiere questa scrematura. Fra i 5 film non si può assolutamente ignorare ‘Licenza di Uccidere’, il primissimo lungometraggio dedicato alla spia inglese e che vedeva nell’immortale Sean Connery il suo iconico protagonista. Girato a basso costo ma rivelatosi il primo grande successo per il personaggio di Ian Fleming, ‘Agente 007 – Licenzia di Uccidere’ oltre a essere un concentrato di azione ed ironia, tratteggiava con estrema sicurezza e affabilità, il panorama politico dell’epoca giocando con i sistemi all’ora conosciuti senza aver paura dello spettro della Guerra Fredda. Ambientato fra la Giamaica e l’Inghilterra, ‘Licenzia di Uccidere’ è una fotografia spassionata degli sfavillanti anni ’60 e soprattutto è indimenticato per l’apparizione di Ursula Andress, prima ‘Bond Girl’.

Licenza di uccidere
Licenza di uccidere

Secondo per importanza è anche ‘Agente 007 – Missione Goldfinger’, terzo film dedicato alla figura di James Bond e datato 1964. A dirla tutta questo rimane forse il lungometraggio più amato dai fan dell’agente segreto per svariati motivi. In questa terza avventura, infatti, si abbandonano – temporaneamente – le ‘diatribe’ politiche e si dà libero sfogo al vero intrattenimento. Grazie ad un budget più consistente, infatti, le scene d’azione diventano ancora più rocambolesche e si arricchiscono i gadget in dotazione al mitico James Bond. Questo è anche il lungometraggio dove la minaccia del nucleare irrompe sul grande schermo e soprattutto è il film dove Sean Connery affronta il suo nemico più crudele: Goldfinger. Pellicola indimenticata anche per la colonna sonora eseguita per l’occasione dalla celebre Shirley Bassey.

Lasciamo i lucenti anni ’60 per conoscere poi un James Bond diverso, più tenebroso, introverso ma che mantiene intatto il suo immancabile fascino. ‘007 – Vendetta privata’ è il sedicesimo lungometraggio dedicato alla celebre spia al ‘servizio di sua Maestà’. È il 1989 e questa volta James Bond è interpretato da Timothy Dalton, che succede a Sean Connery e al patinato Roger Moore. Il film in questione non è certamente uno dei migliori, dato che la trama è complessa e poco arzigogolata (lampanti alcuni buchi nella sceneggiatura), eppure questo risulta essere il primo di una lunga serie di radicali cambiamenti a cui la saga stessa viene sottoposta. In cerca di un pubblico che sta via via emigrando verso altri lidi, la produzione decide di focalizzarsi di più sulla figura di James Bond; infatti traspare un personaggio sicuro di sé, intelligente, disposto a scendere a patti con il nemico pur di raggiungere il suo scopo, ma soprattutto si intravede un Bond decisamente più umano, capace di far trasparire le emozioni senza nascondersi alle spalle dei suoi abiti firmati. Su questa scia d’innovazione è lecito quindi parlare di ‘007 – il Mondo non basta’ film del 1999 che vedeva in Pierce Brosnam l’indiscusso protagonista. Il diciannovesimo film della saga, estremizza tutto ciò che l’esperienza di Timothy Dalton ha regalato al franchise. Torna la trama pulita e con improbabili colpi scena, fa capolino un villain d’eccezione (qui c’è una glaciale Sophie Marceau), l’agente segreto diventa più ironico, perde quel suo alone misterioso acquistando ancora più charme e determinazione; a far da sfondo vecchi intrighi governativi dell’Ex Unione Sovietica, particolarità che collega il film alle atmosfere da ‘Intrigo Internazionale’ famose negli anni ’60. Eppure il pubblico sembra non apprezzare, il franchise sta invecchiando, sta diventando troppo ‘pop’ e c’è bisogno di un qualcosa di nuovo.

007 - Il Mondo non basta
007 – Il Mondo non basta

E si arriva così a ‘Casino Royale’, il primo film con Daniel Craig nei panni di 007 e, soprattutto, primo film del franchise che si riaggancia alla tradizione letteraria di Fleming. Dopo anni di sperimentazioni e di pellicole belle ma non troppo, quello diretto nel 2006 da Martin Campbell, rappresenta una sorta di re-start per il franchise che guarda alla modernità con un occhio vigile (le scene d’azione sono molto violente e la storia si adatta ai gusti di uno spy-drama di oggi), e traspare un James Bond che subisce gli effetti del tempo, un uomo che può essere sconfitto, che ha un cuore ed è capace d’amare. Questo trend positivo arricchisce i successivi film della saga, capitolando in ‘Spectre’ che, dal 5 novembre sarà disponibile in tutte le sale italiane. Dagli anni ’60 a oggi fra ruzzoloni, colpi di genio e algidi film, il mito di James Bond può essere riassunto in questi 5 film che si sono evoluti non solo con il gusto del pubblico ma anche, e soprattutto, con le stesse scoperte scientifiche, con i cambiamenti istituzionali, politici e culturali di tutte le più grandi potenze mondiali.

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