Salutare, ringraziare, sorridere: sono gesti semplici che dovrebbero far parte delle interazioni quotidiane tra le persone ma che, nei fatti, vengono trascurate o sono completamente sparite. La gentilezza è un modo di essere, un’attitudine verso la vita e il mondo, un modo di porsi delicato e cordiale. Per ricordare l’importanza del saper vivere in armonia con le persone è stata istituita la Giornata Mondiale della Gentilezza, che si celebrerà domani, il 13 novembre 2012. L’iniziativa è stata lanciata dal mensile francese Psychologies, che pubblica dodici edizioni in tutto il mondo, tra cui edizioni in Italia, Spagna, Belgio, Gran Bretagna, Russia e Cina. La rivista ha avuto un grandissimo successo con il suo appello a una maggiore cortesia e benevolenza verso quanti incontriamo ogni giorno, dalla famiglia ai colleghi di lavoro, dagli amici agli sconosciuti in metropolitana.
In realtà, la Giornata della Gentilezza risale addirittura agli anni ’70 ed è nata in Giappone quando, in seguito agli incidenti tra studenti e forze dell’ordine nel campus di Tokyo, il rettore dell’Università lanciò un appello affinché ciascuno compisse «piccoli atti di gentilezza» per ripristinare la concordia universale. Il movimento Small acts of kindness è tornato in auge alla fine degli anni ’90 grazie al dottor Wataru Mori che invitò i vari gruppi definiti new age ad adottare uno stile di vita improntato alla gentilezza come modo per costruire un mondo migliore.
Quest’anno, la rivista Psychologies ha insistito molto sulla creazione di un clima di cordialità e disponibilità sul luogo di lavoro, lanciando una serie di iniziative alle quali hanno aderito circa 300 aziende (tra le quali Adidas, Cisco, Ferrero, Generali). Tra i punti chiave necessari per rendere l’ambiente più “gentile” ci sono «Anticipare l’impatto delle riorganizzazioni e delle ristrutturazioni aziendali sul benessere dei dipendenti, valutando anche l’aumento di lavoro che comportano»; «Favorire l’equilibrio tra vita privata e professionale attraverso la flessibilità degli orari o il telelavoro»; «Evitare le riunioni, le telefonate o l’invio di email fuori orario».
Un progetto alquanto ambizioso, ma ciò non toglie il valore della Giornata della Gentilezza, un punto di partenza per ritrovare quei valori perduti che rendono la vita un po’ più sopportabile. Essere gentili con noi stessi e con gli altri ci rende più umani e rispettosi nei confronti di tutto quello che ci circonda: persone, animali, ambiente. Le gentilezza è una forza interiore e una forma di intelligenza e non, come spesso si crede, un segno di debolezza e sottomissione. Infine la gentilezza, che si concretizza in piccole azioni, ha un effetto domino e contribuisce ad innescare un grande cambiamento in noi stessi e negli altri.
Piera Vincenti