Verde. Non solo un colore ma anche una vera e propria filosofia di vita, di pensiero, di lavoro. Verde è il pianeta dei sogni di tre ecologisti Roberto Paladini (leccese), Loreta Ragone (barese) e Ilaria Calò (brindisina), tutti al di sotto dei trent’anni, che si sono aggiudicati la vittoria del bando Social Innovation, promosso dal Miur, con un progetto intitolato “La tradizione si fa Eco, modello di sostenibilità per innovare la tradizione e rivoluzionare gli eventi pugliesi” e che, con infinita pazienza, sono riusciti non solo ad ottenere un marchio di certificazione, ma anche l’ascolto e la collaborazione di tante associazioni e Pro Loco pugliesi. Il risultato? Eco Festa Puglia.
L’estate pugliese, si sa, pullula di feste patronali, sagre, concerti; ecco perché l’idea di trasformare un evento in una festa “eco”può essere un’idea vincente. Alla base dell’iniziativa Eco Festa Puglia c’è un concetto semplice ma basilare: il rifiuto è una risorsa, non un ostacolo. La diretta conseguenza di questo concetto sta quindi nel cercare di organizzare tutti gli eventi con un occhio di particolare riguardo all’aspetto “ecologico”: isole ecologiche, campagne di sensibilizzazione capillare, appositi info point e tante iniziative dedicate agli aspetti più prettamente didattici per scoprire cosa sia un “composter”, macchinario che tritura il rifiuto umido e materiale biodegradabile prodotto dai consumi effettuati durante l’evento, come abbattere le emissioni di C02, ridurre gli imballaggi e i costi delle stoviglie biodegradabili, insomma come produrre dei servizi tipicamente ecofriendly.
L’obiettivo dell’iniziativa, che sarà presente in 32 sagre salentine, per un totale di 50 giorni, è quello di coinvolgere attivamente i cittadini in una vera e propria festa ecologica attirando la loro attenzione e farli sentire parte integrante del processo di sensibilizzazione alla causa “green”.