L’EVOLUZIONE DEL 3D: UNA MEGA PIRAMIDE

Mega Piramide 3D INGV
Mega Piramide 3D INGV

La mostra Dal Cielo alla Terra, organizzata dall’INGV, si arricchisce di due particolari exibit: una piramide con all’interno una simulazione virtuale di eruzione vulcanica e, di fronte, una grande installazione alta 3 metri denominata Mega Piramide 3D dove è possibile vedere, mediante occhiali polarizzati, immagini tridimensionali o modelli reali grazie ad una “commutazione ottica”. La mostra, aperta fino a maggio presso la Medici Ricciardi  a Firenze, espone una grande raccolta di strumenti storici e recenti per misure scientifiche geofisiche.

Parte del percorso espositivo è dedicato al nuovo exibit – brevettato recentemente da Antonio Caramelli, ricercatore dell’INGV – che sarà prodotto e commercializzato da una società italiana che ha realizzato il primo prototipo esposto a Firenze. E’ in corso una trattativa per la concessione dei diritti di sfruttamento industriale del brevetto.

Il nuovo exibit dà la possibilità di alternare immagini virtuali a oggetti reali (per esempio un modello di vulcano reale abbinato alle immagini 3D di lava che cola lungo i pendii) e trova applicazioni sia per uso didattico che nella presentazione  di nuovi prodotti. Normalmente si usano vetrine per mostrare prodotti reali da proporre ai clienti, oppure si presentano immagini 2d o 3d del prodotto mediante schermi di vario genere.

La MegaPiramide3D  unisce queste possibilità, consentendo  di visualizzare nel medesimo volume sia le immagini virtuali 3D stereoscopiche (visibili con occhiali 3D a polarizzazione passiva) che gli oggetti reali e le immagini 2D in rotazione pseudo 3D (visibili senza occhiali 3D).

La MegaPiramide3D  si presenta con una struttura simile a un tronco di piramide con le facce riflettenti al di sopra del quale è posto uno schermo 3d in retroproiezione orizzontale. In funzione del tipo di allestimento scelto e delle dimensioni, è prevista una visione unilaterale o a 360° attraverso la rotazione degli spettatori intorno all’exibit. La miscelazione delle immagini virtuali a quelle reali avviene attraverso una commutazione ottica progressiva ottenuta con un particolare semi specchio: variando la luminosità di forti luci all’interno dell’exibit è possibile rendere trasparente o riflettente il semi specchio  consentendo o meno la visione all’interno.

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