Da qualche giorno è uscito il primo libro dedicato a Lorenzo Fragola, vincitore dell’ultima edizione di X Factor e artista rivelazione dell’anno. Autrice di “Più di tutto Lorenzo Fragola” (edito da Sperling & Kupfer) è Bianca Asaghini, fan sfegatata del cantautore diciannovenne. Nelle 144 pagine del libro, la scrittrice racconta, con dolcezza e ironia, passione e verità, la nascita e la crescita personale e artistica del fenomeno siciliano. Noi la abbiamo incontrata.
Come è nata l’idea di scrivere un libro dedicato a Lorenzo Fragola? La scintilla è scoccata solo per amore nei confronti del cantante oppure c’è altro?
All’inizio mi sentivo una spettatrice di X Factor come tanti altri. Erano un paio di anni che lo seguivo, e spesso mi era capitato di tifare per qualcuno dei concorrenti. Quest’anno però qualcosa è cambiato, è scoccata una scintilla, ed è scoccata proprio a quel primo provino, quello in cui Lorenzo ha portato Modugno, da cui parto anche nel mio libro. Ho pensato che quel ragazzo che avevo di fronte era così vicino a me e a tanti altri miei coetanei, eppure, allo stesso tempo, unico. La sua timidezza, il suo saluto tremante, mi facevano pensare che anche io e tanti altri miei amici ci saremmo comportati così nella stessa situazione. La sua voce, la sua canzone, mi hanno fatto pensare però che il suo era un talento vero, una perla rara. Questo insieme di contraddizioni, questo amore per la musica allo stato puro racchiuso nel corpo di un ragazzo, mi sono entrati dentro, e da quel giorno non ho più smesso di seguire il suo percorso.
Cosa l’ha colpita della storia di Lorenzo?
Mi ha colpito la sicurezza di questo ragazzo, quella certezza che si impadroniva di lui non appena prendeva un microfono in mano, stringeva gli occhi e si perdeva dentro alle note. Se nel backstage e con gli altri ragazzi del loft si comportava come un normalissimo ventenne, quando saliva sul palco c’era solo lui, comandava solo lui. Ecco, questo dev’essere avere la Musica dentro, quella con la M maiuscola, ho pensato.
Come ha raccolto le informazioni per realizzare il volume e come è riuscita a scovare tutte le curiosità e i segreti intimi di Fragola?
Quando ho capito di volermi imbarcare nel folle piano di scrivere un libro su una persona che non conoscevo, ma a cui ho cominciato nella mia mente, puntata dopo puntata, a dare del tu, mi sono messa a fare un po’ di ricerche online. Per fortuna non sono stata l’unica a rimanere incantata da Lorenzo, e in rete ho trovato un sacco di interviste e curiosità. All’inizio, quando era ancora un aspirante concorrente di X Factor, si parlava di lui su quotidiani locali, siciliani o catanesi; più avanti tutti hanno iniziato a interessarsi a lui, e Lorenzo ha rilasciato interviste alle principali testate del nostro Paese. E poi, certo, ci sono stati i social: Facebook, Twitter e Instagram. Su questi lui è molto attivo, come tutti quelli della nostra età, e le sue pagine sono state per me fonte di ispirazione e di informazioni che non avrei trovato da nessun’altra parte.
Come è nato il titolo del libro, “Più di tutto Lorenzo Fragola”?
Ho pensato a lungo a come intitolare il mio lavoro, al termine di questa meravigliosa avventura. Volevo dare l’idea di qualcosa che andasse oltre, un’idea di energia, di completezza e ribaltamento dei confini. La stessa che mi sembra sia stata il filo conduttore della carriera fulminante di Lorenzo, all’inseguimento di un sogno. Un sogno che si è più che realizzato. In questo libro ci sono informazioni, curiosità, c’è una storia in fondo. Ma più di tutto c’è la musica, l’amore per la musica, che va oltre le parole, le vicende, i fatti. È la musica che è più di tutto.
Perché, secondo lei, Lorenzo Fragola piace così tanto, non solo alle ragazzine, ma anche a un pubblico adulto e maschile?
Lorenzo è giovane e ha gli occhi blu. Questo è un dato, e per questo nessuna ragazzina può uscire indenne dal suo sguardo pulito. Però c’è dell’altro, appunto. C’è cultura musicale e talento vero. Un ragazzo che porta Modugno al provino di un talent non ambisce a diventare un teen idol, ambisce a entrare nella storia della nostra musica. È un ragazzo che studia e ha studiato, un ragazzo che si dà da fare. Per questo viene apprezzato un po’ da tutti quelli che se ne intendono, quelli che riconoscono in lui una passione e una cultura vere, a prescindere dal sesso o dall’età.
Nel libro descrive, con estrema cura e abbondanza di dettagli, il percorso in musica di Lorenzo Fragola. Come definirebbe il cammino di questo giovane e talentuoso artista?
Dopo i piccoli grandi trionfi del liceo, Lorenzo ha subìto una battuta di arresto, la prima volta che ha provato a entrare a X Factor, e questo mi ha colpita molto, me lo ha reso, come dire, più vicino. Ecco, sì, direi che le cose che mi hanno colpita di più del suo percorso sono state proprio queste battute di arresto, i momenti di disequilibrio, perché è stato osservando Lorenzo lottare di fronte alle avversità che ho capito di che pasta era fatto. Il suo è stato un percorso in salita e questo vuol dire due cose: innanzitutto che è stato un crescendo, un percorso che ha portato un ragazzo al primo anno di università a incantare l’Assago Forum e il pubblico di Sanremo. Ma quando dico «salita» intendo anche fatica, perché ogni salita è faticosa, e Lorenzo Fragola non si è risparmiato neanche un po’. Se l’è sudato, il suo successo, ed è questo, secondo me, che rende la sua storia una bella storia.
Quali sono i momenti o le persone che hanno contribuito al successo di Lorenzo?
Lorenzo ce l’ha fatta anche grazie a tutti quelli che aveva intorno. La sua bella famiglia e i suoi amici di una vita innanzitutto, ma anche il gruppo che si è creato in X Factor con i ragazzi del loft. Lì ha stretto alcune amicizie, con Madh, con Riccardo, con Camilla, con Ilaria, per esempio, che gli hanno dato la forza di andare avanti. Come dimenticare il suo abbraccio con Madh dopo l’annuncio del vincitore di X Factor? E poi, certo, c’è stato il suo giudice, Fedez, che ha saputo per primo credere in lui, e prima a pelle che razionalmente. Dal momento in cui si è lasciato commuovere da The Reason Why, non ha smesso di supportare Lorenzo, e non lo ha abbandonato neppure una volta terminata la trasmissione.
Lei è scrittrice ma soprattutto fan di Lorenzo Fragola: cosa si aspetta dal disco d’esordio, “1995”, in uscita a fine mese?
Innanzitutto… non vedo l’ora! Controllo ogni giorno la data di uscita, e sarò ovviamente in prima fila. Cosa mi aspetto? Forse non lo so e forse è proprio questo il bello. Perché so che Lorenzo mi e ci sorprenderà. Mi basta sapere che avrà tutti quei minuti a disposizione per esprimere la sua anima. Sarà un’emozione forte ascoltarlo.
Nel libro ha inserito alcuni quiz per le fragoline doc: come sono i veri fan di Lorenzo? E qual è il rapporto tra Fragola e il suo pubblico?
Mi sono molto divertita a fare quei test un po’ per giocare con chi mi avrebbe letta, un po’ perché me la ridevo a collaudarli su di me e sui miei amici. Lorenzo, quando ho scritto il libro, era ancora un po’ «rintronato» da tutto il successo e da tutti quei fan. Ma soprattutto dai social, dai suoi status, si vedeva che oltre la naturale timidezza provava un’immensa gratitudine nei confronti dei ragazzi e delle ragazze che gli dimostravano il loro affetto. Per quanto riguarda la fragolina doc…la verità è che forse una non esiste, perché lo siamo un po’ tutte. Quelle timide e le regine delle feste, quelle artistiche e quelle che ancora non sono riuscite ad abbandonare il loro bozzolo. Quello che ci accomuna, e che ci rende simili a Lorenzo, è di essere giovani e di avere dei sogni. E tutte noi siamo fragoline proprio perché da Lorenzo vogliamo imparare a crederci, nei nostri sogni, e costruirci il futuro che per ora teniamo ancora chiuso in un angolino di noi. Lorenzo, con il suo percorso, mi sembra ci chieda di liberare quel sogno da quell’angolino, e di volare alto, come ha fatto e continuerà a fare lui.
Silvia Marchetti