MANHATTAN TRA AMORI E LUSSO

Figura 1- Pagine 336 - Euro 9,90 - Isbn: 978-88-541-3965-7

È il 1945, quando Marjorie Jacobson e la sua migliore amica, Marty Garrett, arrivano nella Grande Mela. Dopo avere ricevuto una serie di rifiuti, quasi per miracolo riescono a ottenere un lavoro da Tiffany come commesse, suscitando l’invidia di tutte le amiche. Come per magia, per loro si spalancano le porte di un mondo scintillante e alla moda: conoscono personaggi ricchi e famosi, incontrano Judy Garland e Marlene Dietrich, si trovano alle prese con famosi gangster e affascinanti playboy, frequentano i locali più in voga. E proprio a una festa esclusiva in cui è riuscita a intrufolarsi, Marjorie s’innamora: un giovane della Marina fa breccia nel suo cuore e la ragazza dovrà prendere una delle decisioni più importanti della sua vita… Tra tuffi nell’oceano, preziosi diamanti e avventure rocambolesche,  Marjorie Hart (Figura 2) nel suo libro “I love Tiffany” (Figura 1) svela il fascino inebriante della Manhattan degli anni Quaranta e racconta la nascita di un mito che dura immutato ancora oggi.

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio stampa della Newton Compton l’intervista all’autrice Marjorie Hart

Figura 2 - L'autrice

Cosa ti ha spinto a scrivere I love Tiffany a 83 anni?

Quella del 1945 fu un’estate straordinaria; io e la mia amica Marty assistemmo alla parata del generale Eisenhower sulla Quinta strada con quattro milioni di newyorkesi, vedemmo l’arrivo della Queen Mary al porto di New York con quattordicimila soldati, e l’indimenticabile celebrazione del VJ Day (Victory over Japan) a Times Square. Ma soprattutto trovammo un lavoro da Tiffany & Co.

Come inizia il romanzo?

La storia inizia dal nostro viaggio al secondo piano dell’autobus sulla Quinta Strada. Se ripenso al nostro primo impatto con i famosi palazzi, i negozi e i rumori della città mi viene ancora la pelle d’oca!

La tua amica Marty, con cui hai condiviso questa esperienza, era chiaramente molto intraprendente. Fu lei a suggerire di trascorrere l’estate a New York e ti impressionò molto rivelandoti che il suo guardaroba alla moda era stato realizzato interamente da lei. Cosa ti ha insegnato Marty in particolare?

Marty ha avuto un grandissimo impatto sulla mia vita. Era piena di risorse, sicura di sé e senza timore, il modello ideale per me che ero timida. Ho imparato da lei a prendere al volo le occasioni e a prendere in considerazioni opportunità che prima non avrei immaginato!

Nell’estate del 1945 ti sei innamorata di un giovane marinaio di nome Jim, che però alla fine non hai sposato. Come è andata a finire?

Jim era davvero molto gentile e attento. Quando ci siamo incontrati ancora al suo ritorno dalla marina, ho dovuto essere sincera: mi ero innamorata di un altro. La rottura con lui è ancora un brutto ricordo, per me.

Al tuo ritorno nell’Iowa cosa ti è mancato di più di New York?

Mi sono mancati moltissimo i miei amici. Sono infatti tornata tra Natale e Capodanno per rivederli e per rivedere Jim.

A giudicare dalle foto, le giovani donne degli anni Quaranta sembrano quasi delle star del cinema, sempre fresche e in ordine. Qual era il vostro segreto?

Le continue cure: sciacquarsi i capelli con l’aceto, spazzolarli continuamente, dormire con i bigodini. In borsa non mancava mai la cipria, il rossetto rosso o arancione e pettini, foulard o retine per coprire i capelli in disordine. Guai se non eri perfetta!

Se potessi portarti un qualunque oggetto dei giorni nostri nella New York del 1945 cosa sceglieresti?

Sicuramente un laptop: ah, se avessi potuto mandare e-mail alla famiglia e agli amici, sms al fidanzato, trovare gli orari degli autobus e la programmazione del teatro, e sapere se quel giorno avrebbe piovuto!

 

Commenti

commenti

Lascia un commento

Torna in alto