MARCHIONNE: RENZI PER ETA` E ESPERIENZA INADATTO AL RUOLO DI LEADER

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa della Fiat le dichiarazioni dell’amministratore delegato del Gruppo, Sergio Marchionne (nella foto), che pubblichiamo per intero.

«Due agenzie di stampa hanno riportato oggi alcuni commenti che avrei fatto a Bruxelles con un gruppo di giovani durante un pranzo privato. L’incontro era un evento organizzato tra i dirigenti del settore automobilistico e alcuni giovani al termine dei loro studi che si stanno affacciando nel mondo del lavoro. Tema era la mobilità futura e le sue implicazioni sull’industria automobilistica. Un giornalista free-lance, fingendo di essere un invitato all’evento, è entrato all’interno della sala mentre stavo parlando con alcuni studenti. I miei commenti su Firenze sono stati, a mia conoscenza, estratti fuori dal contesto. La città di Firenze e la sua economia erano prese da me come riferimento per paragonarle alla complessità, al peso e alla dimensione di un Paese come gli Stati Uniti. Ho usato queste considerazioni per confrontare le responsabilità e le capacità del Presidente Obama con quelle di Matteo Renzi. La differenza mi sembra evidente. I miei presunti commenti non devono essere interpretati come un mio giudizio sul valore di Firenze, che è una città per arte, cultura e scienze apprezzata e rispettata a livello mondiale, una valutazione che condivido pienamente. Le mie valutazioni su Matteo Renzi restano invariate e sono personali e non attribuibili alla Fiat. Penso infatti che per la sua età e per l’esperienza limitata sia, almeno per il momento, non adeguato ad assumere una posizione di leader in un contesto economico e sociale complesso come è oggi quello italiano. A mio parere, una maggiore esperienza, che può solo accumularsi nel tempo, lo renderà più maturo e di conseguenza gli eviterà di esprimere opinioni senza logica contro la Fiat e la sua posizione industriale nel Paese, soprattutto in questo periodo di grave crisi economica a livello europeo. Tutto questo senza valutare minimamente l’impatto negativo, permanente e che comporterebbe gravissimi rischi, rispetto alle scelte industriali che abbiamo fatto. Ho ribadito in varie occasioni la nostra logica e le ragioni delle nostre scelte. Ho anche avuto l’opportunità, un paio di settimane fa, di illustrare personalmente la posizione della nostra azienda al Presidente Monti e ad alcuni ministri del suo Governo. Sto cercando di ottenere la registrazione dei commenti che mi sono stati attribuiti e poi impropriamente raccolti, e sulla base del suo contenuto deciderò se rinnovare e ampliare le mie scuse alla città di Firenze e ai suoi cittadini per commenti estratti fuori dal loro contesto».

 

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