Ascolto il nuovo album di Marco Carta intitolato Come il Mondo, uscito il 27 maggio ma anticipato da un singolo che è immediatamente schizzato in testa alle classifiche di vendita, e la prima sensazione che ho è che quando una produzione importante (nella fattispecie la Warner, l’etichetta per cui Carta incide) investe in un prodotto, il risultato difficilmente sarà di bassa qualità. Vale per i film “americanate”, che sono comunque sempre intrattenimento piacevole, valeva per i dischi di gruppi pensati a tavolino come le Spice Girls che a distanza di anni ricordiamo ancora come guilty pleasures, e vale anche per Marco Carta, che in maniera sostanzialmente costante nell’arco di una carriera quasi decennale ha dimostrato di essere un artista capace di vendere in un mercato ingessato come quello discografico (italiano in particolare). Ho sempre pensato che Carta avesse un timbro unico, graffiato, rock e questo rendesse le sue interpretazioni automaticamente originali, mi spiace solo che il repertorio che gli viene affidato sia più ad uso di un suono “sanremese” che del potenziale, ancora in parte inesplorato, di una voce tanto particolare. Intendiamoci: non ho nulla contro il sound in questione, (anche se forse le canzoni che davvero ricordiamo del Festival in realtà sono quelle meno tipiche), e di sicuro sono tutte canzoni ben scritte, realizzate in maniera impeccabile e spesso anche dotate di quel pizzico di intelligente furbizia che le rende accattivanti per “farle ricordare”, con ritornelli in cui il verso cantato ripete in maniera ipnotica e ritmata una o più frasi, ma sono anche convinto che non abbiano ancora permesso al cantante di esprimere al meglio le sue potenzialità.
Senza nulla togliere al prevedibile e in fondo legittimo successo di vendite che avrà il nuovo album Come Il Mondo – Marco Carta oltre ad un pubblico di affezionati potrà certo contare sulla visibilità che la sua partecipazione all’Isola dei Famosi gli ha lasciato come dote -, sarebbe forse ora che ad un artista che ha all’attivo oltre 300mila copie vendute, 7 album realizzati e un palmarès di tutto rispetto (da Amici al Festival di Sanremo, passando per due Latin Music Italian Award, un Premio Barocco e alcune nomination ai World Music Award e agli MTV Awards) fosse consentito sperimentare anche in generi diversi, magari meno mainstream ma che gli garantissero anche un maggiore apprezzamento e considerazione da un certo tipo di stampa specializzata. Detto questo, ribadisco che trovo la confezione del disco sia ineccepibile, le dieci canzoni (otto inedite a cui sono affiancate Ho Scelto di No e Splendida Ostinazione che lo scorso anno, quando furono pubblicate, ottennero rispettivamente il disco d’oro e quello di platino) costituiscono un insieme organico e condividono una linea coerente che individua nell’amore il tema ricorrente, tanto nei testi che nelle melodie in cui il pop e il rock si sposano ad atmosfere e sonorità romantiche. I brani tra gli inediti che ho trovato più convincenti sono Anche quando (in cui sono messe bene in evidenza le note più gravi, quelle che forse rendono ancora più particolare il suono della voce) con cui si apre il disco; Stelle che invece lo chiude (e se dovessi indicarne una come candidata al podio sanremese sarebbe comunque questa); la ballad Guarda la felicità in cui, dopo un inizio con il solo malinconico accompagnamento di un pianoforte, si apre un’orchestrazione importante; ed il singolo Non so più amare, il brano più “rock” tra tutti. Quest’ultimo, grazie anche alle suggestioni visive del video diretto da Claudio Zagarini, si candida a essere il pezzo dell’estate oltre che probabilmente la canzone di maggior impatto.
In definitiva Come il Mondo è un nuovo album onesto che incontrerà di sicuro il gradimento della base di pubblico, ormai solida e affezionata, che segue da anni il percorso del cantante Marco Carta ma che non scontenterà nemmeno chi dovesse comprarlo per via del traino mediatico che il Carta-personaggio televisivo ha guadagnato dalla partecipazione all’Isola dei Famosi, e questo di sicuro anche grazie all’importante store tour previsto per la promozione dello stesso (con appuntamenti a cadenza quasi giornaliera in diverse piazze d’Italia) che per l’appunto mira a raggiungere ed accontentare in eguale misura questi due distinti target. Puoi ascoltare il nuovo album di Marco Carta “Come il mondo” di seguito.