Mario Venuti e il nuovo singolo “Ventre della città”, la recensione
Sono le periferie metropolitane, con le loro storie di vita e di controsensi, le protagoniste di “Ventre della città”, singolo firmato da Mario Venuti che anticipa l’uscita del nuovo album “Il tramonto dell’Occidente”, previsto per il 23 settembre. Tra degrado e umanità dolente, il cantautore siciliano scatta una fotografia neorealista sporcata di romanticismo, attraversando quartieri malfamati e, talvolta, abbandonati al loro destino come Scampia a Napoli, Quarto Oggiaro a Milano, Librino a Catania, Zen a Palermo e Corviale a Roma. Da nord a sud, “Ventre della città” racconta la sacralità della banlieue e la poesia nascosta dietro desolati paesaggi cementificati e panni stesi ad asciugare come lacrime al vento.
Il testo di Venuti, nato dalla collaborazione con Francesco Bianconi dei Baustelle e Pippo “Kaballà” Rinaldi, trafigge, come un pugnale, la carne viva della verità, per farne uscire, quasi evocando Pierpaolo Pasolini e il suo “Ragazzi di vita”, vizi e virtù che popolano questi luoghi abbandonati da Dio. “Tu mi hai raccontato che rubavi rame, che ti ha beccato la polizia, che sei già sposato con una bambina, con la cocaina”, canta Mario. Storie di droga e di violenza, di sogni alimentati dalla speranza di fuggire, un giorno, per raggiungere “i discreti letti della borghesia”.
Un mare d’asfalto e di dignità circonda donne e bambini, persi nell’oblio della quotidianità, mentre mariti e padri si leccano le ferite, cercando nei loro occhi il perdono, pur sapendo di cadere nuovamente nel baratro dei propri peccati (“Ti giuro amore non la tocco più, la polverina che dicevi”). Non vi è alcun tipo di giudizio nelle parole e nelle immagini dipinte dal cantautore. Senza presunzione, ma con estrema onestà e lucidità, Mario Venuti riporta l’attenzione sugli incubi metropolitani di cui l’Italia è ricca, facendoci ascoltare il battito del cuore che tiene in vita queste realtà.
“Ventre della città” è un pezzo pop-rock che riporta in vita il sound tipico dei Denovo (celebre band degli anni Ottanta di cui lo stesso Venuti ha fatto parte). Il riff di chitarra che caratterizza il nuovo singolo è, infatti, lo stesso di “Ipnosi”, successo del gruppo catanese, qui leggermente più lento e addolcito. Il video del brano, già disponibile su Youtube e diretto da Lorenzo Vignolo, è stato girato a Catania, precisamente nel quartiere di Librino, tra palazzi in rovina, opere mai completate, rifiuti gettati in strada e ladri in fuga. Un mondo di marginalità e di sofferenza nel quale, però, possono nascere anche fiori di bellezza e di poesia, lontani dal finto benessere e dai pregiudizi dei ceti più abbienti.
Il video del nuovo singolo “Ventre della città”: https://www.youtube.com/watch?v=tO6K4mzLuOg
Silvia Marchetti