Dopo lo studio della documentazione storica e accurate indagini, sono state riscoperte e restituite all’originario splendore le decorazioni delle volte del Cortile della Rocchetta del Castello Sforzesco di Milano.
Eseguiti durante il restauro curato da Luca Beltrami nel 1893 e poi ricoperti da uno strato di intonaco giallo in occasione della sistemazione realizzata nel Dopoguerra, i “soli raggianti” e gli emblemi sforzeschi non erano più visibili dal 1955.
«Come ormai i milanesi hanno capito, il Castello Sforzesco è il cuore delle politiche culturali della nostra città – ha detto l’assessore a Cultura, Moda, Design Stefano Boeri -. Per questo lo stiamo riportando al suo originario splendore, riscoprendo e valorizzando tutte le sue straordinarie ricchezze, per trasformarlo nel centro della vita culturale di Milano». Soddisfatto anche l’assessore ai Lavori Pubblici, Lucia Castellano: «Ringrazio gli architetti del Comune – dichiara l’assessore – che, come per il restauro della pavimentazione della Galleria Vittorio Emanuele II, hanno lavorato al fianco dell’impresa esecutrice, seguendo i lavori con la massima attenzione. Con l’obiettivo di restituire alla sua bellezza originaria uno dei simboli di questa città».
I lavori di descialbo (ovvero di rimozione dello strato di intonaco cementizio), di pulitura e consolidamento sono già terminati su un lato del Cortile e sono in corso di esecuzione sugli altri due, dove si concluderanno entro l’anno.
L’intervento, coordinato con la Soprintendenza, ha impiegato un team di restauratori che, sulla base delle ricerche archivistiche e di apposite indagini, hanno individuato e riportato alla luce tutto il ciclo decorativo ottocentesco degli emblemi sforzeschi e delle cosiddette ‘raze’, i soli raggianti. Che oggi rappresentano una vivida e chiara testimonianza delle campagne di restauro del Beltrami.
L’ambiente della Rocchetta, inizialmente concepito come lo spazio celebrativo e più sfarzoso della corte rinascimentale, era stato devastato dagli usi militari dovuti all’occupazione stranieri fino all’Unità d’Italia. A fine Ottocento, nell’ambito del recupero del Castello, Beltrami torna a valorizzare il Cortile eseguendo le decorazioni. Nel dopo guerra, a causa dei danneggiamenti causati dai bombardamenti, il Castello subisce un intervento di parziale ricostruzione e ammodernamento, nell’ambito del quale si rinuncia a qualsiasi ripristino decorativo. Le vele e le pareti del portico vengono quindi scialbate, ovvero ricoperte da un sottile strato di intonaco color ocra.
Attualmente è in corso anche l’intervento di consolidamento della Torre del Filerete, già concluso nella parte sommaria, quello della lanterna. L’opera si concluderà entro il 2012. Già terminato invece il restauro delle facciate interne, verso il Cortile delle Armi.