In attesa del film Pasolini, che proverà a fare luce sulle cause della sua morte, il pubblico della Mostra del Cinema di Venezia ha dato oggi il benvenuto a Gabriele Salvatores, Thelma Schoonmaker, Ivano De Matteo e Shinya Tsukamoto. Il regista italiano ha commosso e divertito il pubblico e la critica con una sorta di delizioso collage, realizzato grazie ai “627 dei 44.197 filmini amatoriali ricevuti”. Quello di Salvatores è un ritratto di un’Italia colorata, grintosa e ottimista nonostante tutto, come ha confermato lui stesso. Dopo un breve passaggio al cinema il 23 settembre, il suo film Italy in a Day – Un giorno da italiani (edizione italiana di un progetto di Ridley Scott) sarà trasmesso su RaiTre il 27 settembre.
In mattinata la stampa ha invece assistito all’anteprima de I Nostri Ragazzi, nuovo film di Ivano De Matteo (Gli Equilibristi) con protagonisti Alessandro Gassman, Luigi Lo Cascio, Giovanna Mezzogiorno e Barbara Bobulova. Un film abbastanza riuscito, tratto dal brillante racconto di Herman Koch, La Cena, che racconta il dilemma di due famiglie che devono scegliere se denunciare o meno i propri figli che si sono macchiati di un crimine gravissimo. Il film di De Matteo ripropone qualcosa di già visto, ingabbiando i quattro bravi interpreti nei soliti ruoli di sempre ma riesce comunque a mantenere alta l’attenzione dello spettatore grazie a delle belle performance ed una storia carica di tensione. I Nostri Ragazzi uscirà nelle sale italiane il prossimo 5 settembre.
Nel pomeriggio è stato invece conferito il secondo Leone d’Oro alla carriera di questa edizione della Mostra a Thelma Schoonmaker, storica montatrice di Martin Scorsese. La Schoonmaker ha curato infatti il montaggio di capolavori come Toro Scatenato, Fuori Orario, Quei Bravi Ragazzi, Cape Fear – Il promontorio della paura fino al più recente The Aviator. Dopo la nomination all’Oscar nel 1971 per Woodstock – Tre giorni di pace, amore e musica, la montatrice ha ricevuto il premio Oscar per il miglior montaggio nel 2007 per The Departed di Scorsese.
La giornata si è infine conclusa con la presentazione del film giapponese in concorso, Nobi – Fires on the Plain, ultima pellicola dell’eccentrico Shinya Tsukamoto. Il cineasta ha proposto un film sulla Seconda Guerra Mondiale a forti tinte horror, con frequenti scontri a fuoco e immagini di teste decapitate e corpi mozzati o in decomposizione.
Il regista di Tetsuo racconta infatti la storia del soldato Tamura, affetto da tubercolosi che si ritrova solo, abbandonato dal suo plotone, in preda ad un delirio fatto di traumi, allucinazioni e terrore. Quello di Tsukamoto è un film molto forte con innumerevoli rimandi ai film importanti di questo genere come Apocalypse Now di Francis Ford Coppola o La Sottile Linea Rossa di Terrence Malick. Nobi è un film di nicchia, tratto dall’omonimo romanzo del 1951 di Shōhei Ōoka, che presumibilmente non entusiasmerà il pubblico quanto i fan del regista giapponese.
Rosa Maiuccaro