Mother’s day è un film che si occupa di maternità in modo scontato, senza grandi pretese e senza tuttavia annoiare lo spettatore. Questa pellicola non eccelle nonostante l’ottimo cast, ma riesce a far divertire, seppure solo in alcuni (brevi) momenti. Questo, si sa, è un periodo di vacche magre per la settima arte. Almeno in Italia d’estate è così, anche se a volte qualche eccezione c’è. Mother’s day, come avrete capito, non rientra fra queste, però potrebbe essere un’alternativa al gelato o a una passeggiata all’aperto, almeno in un giorno infrasettimanale, perché trascorrerete di sicuro una serata leggera e piacevole.
Accennavo al cast e alla maternità. Altre commedie, che affrontano lo stesso tema, hanno più ritmo e humor di Mother’s day. Molto Incinta, per esempio, è un film che funziona con i suoi dialoghi piccanti e le sue gag visive. Uscita nel 2009, la pellicola narra la storia di una ragazza in carriera che, dopo una notte di follie con uno sconsiderato “bamboccione”, si ritrova in dolce attesa. Personalmente, però, ho un debole per Senti chi parla (1989), un classico della cinematografia di genere che ebbe molto successo pure in Italia grazie innanzitutto alla voce fuori campo di Paolo Villaggio, oltre che alla bravura degli attori protagonisti, tanto che due anni dopo uscì addirittura il sequel. Oltre ai tanti lungometraggi comici, anche il cinema drammatico ha prodotto una serie di film sul rapporto tra madri e figli.
Sebbene il paragone con Mother’s day non sia calzante, data la diversità di genere, come non ricordare La voce dell’amore (1998)? O anche Lo specchio della vita? Quest’ultima è un’opera del 1959 che parla di una figlia meticcia che si vergogna della madre perché è di colore. La pellicola è un dramma straziante che diede l’opportunità a Susan Kohner e a Juanita Moore di ricevere una nomination agli Oscar. Ritornando a Mother’s day, nel film s’intrecciano più storie molto contemporanee. I personaggi, diversi nelle rispettive caratteristiche, sono in realtà accomunati da un amore viscerale per i loro figli che fa superare ogni conflitto. Abbiamo la donna in carriera (Julia Roberts) che sembra aver rinunciato a tutto in nome del successo; c’è la mamma (Jennifer Aniston) divorziata che deve fare i conti con la giovane moglie del suo ex marito; compare la figlia (Kate Hudson) che non si parla più con la madre che ha pregiudizi razziali; e non manca il padre (Jason Sudeikis) che ha perso la moglie. La trama si caratterizza per una serie di aneddoti che si verificano in prossimità della Festa della Mamma. Questo film – uscito in Italia con oltre un mese di ritardo dal Mother’s day – è nel complesso un minestrone di buonismo che non aggiunge né toglie nulla alla settima arte. La regia è di Garry Marshall. Di seguito il trailer.