Nesli cantante, Nesli poeta, Nesli scrittore. E’ davvero un momento d’oro per il giovane artista marchigiano, reduce da un anno di successi in musica, dal palco del Festival di Sanremo al disco “Andrà tutto bene” in vetta alle classifiche, fino ai concerti sold out in giro per l’Italia. Oggi lo incontriamo a Milano, elegante, dolce e un po’ teso, pronto a godersi l’uscita del suo nuovo album (il primo cd+dvd live della sua carriera) e soprattutto del libro che lui stesso ha scritto per raccontare una storia, la sua storia. «Me lo chiedevano in tanti, amici e fan. E poi sentivo il bisogno di parlare apertamente di me stesso, del mio percorso umano e artistico, di ciò che ho vissuto, nel bene e nel male – ci racconta Francesco Tarducci, vero nome di Nesli –– Andrà tutto bene è un romanzo ispirato alla mia vita. Mi fa strano essere qui a parlare di un mio libro, perché io nasco cantante, anche se alcuni ancora non lo riconoscono, e non sono un vero scrittore. Certo, amo comporre versi, riempire decine di quaderni con frasi e strofe, pensieri e appunti. E’ una necessità, un’esigenza irrefrenabile. Questo libro vuole raccontare alcune verità, chiarire un po’ di cose che mi riguardano, scavare a fondo e mettere ordine, distruggendo i pregiudizi». Andrà tutto bene, titolo omonimo all’album e al brano, contiene 163 pagine di passione, amore, amicizie, solitudine, ricordi, lacrime e sorrisi. Non mancano frammenti di canzoni inedite, ancora chiusi in un cassetto e, chissà, forse da liberare e da musicare in un prossimo futuro. Ci sono curiosità sul ragazzo di Senigallia, classe 1980, timido e riservato, rapper non più rapper, oggi convertito al pop più romantico «perché lascia uno spazio maggiore alla creatività e alla comunicazione». Nesli è maturato, Nesli è un uomo a tutti gli effetti: sa ciò che vuole e da questo nuovo progetto discografico ed editoriale intende ripartire, togliendosi qualche sassolino dalla scarpa, lottando contro certi pregiudizi che hanno macchiato la sua carriera in passato, per volare alto e leggero, come la sua musica, come le farfalle che accarezza nella foto di copertina del suo libro. «Le farfalle sono ormai un simbolo per me – ci confessa Nesli – rappresentano la mia rinascita, mantengono un aspetto dark ma anche positivo. Voglio, però, lasciare libera interpretazione. Ognuno può vederla come meglio crede». Sfogliando le pagine di “Andrà tutto bene” (sottotitolo: “quello che ho imparato dai momenti più difficili”), si resta colpiti dalla capacità di Nesli di raccontare, come fosse un film, sensazioni ed emozioni contrastanti, coinvolgendo fin dalle prime battute il lettore con una serie di colpi di scena “cinematografici”. Parla dritto al cuore, Nesli, senza filtri, senza troppi giri di parole. Chiaro, sanguineo, seducente nei modi e nelle intenzioni. Con estrema intelligenza e una buona dose di ironia, Francesco rapisce il lettore e lo conduce nel suo mondo, fatto di episodi dolceamari, di profumi e sguardi famigliari, di abbracci rubati oppure mai dati, di incontri sconvolgenti. E poi la musica, amata compagna di vita, colei che dà un senso a tutto e che lo ha cambiato.
In meglio. «Cosa mi aspetto da questo libro? Di essere capito, finalmente, e spero che le mie parole non vengano travisate», ci confessa Nesli mentre guarda e stringe tra le mani una copia del suo “Andrà tutto bene”. «Ho lavorato due anni a questo progetto, ho atteso un po’ prima di pubblicarlo per una serie di vicissitudini e di ostacoli professionali e personali. Ma è stato giusto così: il momento perfetto per farlo uscire è adesso, in questa fase così bella della mia vita. Scriverlo è stato per me terapeutico: per questo motivo lo dedico a me stesso». Il “darkettone ottimista”, come spesso viene definito Nesli, è pronto a sorridere alla vita come mai in passato, forte delle esperienze fatte, delle ferite al cuore, delle sconfitte amare: «Ho visto quanto era difficile perdere tutto. Ho fatto una marea di cazzate, ma la vita mi ha dato un’opportunità. Ho capito che per quanto la situazione sia infelice e negativa, se dentro di te trovi i sentimenti giusti, puoi uscirne a testa alta, diventando una persona migliore. E, se ci credi, andrà tutto bene». Parola di Nesli.
Silvia Marchetti