Il premio Nobel per l’economia è stato assegnato quest’anno ad Alvin E. Roth (nato nel 1951) e a Lloyd S. Shapley (1923), per “la teoria delle allocazioni stabili e la pratica del design dei mercati”.
Aldo Montesano, economista Accademico dei Lincei, ricorda: «Shapley è un noto studioso della teoria dei giochi cooperativi, ossia delle situazioni in cui gli agenti si coalizzano per ottenere il miglior risultato. A questo riguardo il ‘valore di Shapley’ indica quanto deve essere assegnato ad ogni partecipante alla coalizione in base al suo contributo al guadagno ottenuto dalla coalizione. La motivazione del premio si riferisce in particolare al “Gale-Shapley algorithm”, che Shapley ha proposto insieme con l’economista D. Gale. Questo è un procedimento di calcolo che consente di pervenire ad allocazioni stabili. L’argomento studiato in origine da Gale e Shapley fu lo ‘Stable marriage problem’ (1962), in cui i matrimoni sono definiti stabili per un certo gruppo di persone se nessun uomo e nessuna donna preferiscono rompere il loro matrimonio per mettersi insieme. Gli studi di Roth – prosegue il prof. Montesano – su questo tipo di problemi si distinguono per il taglio applicativo e sperimentale. Ha esaminato, in particolare, l’organizzazione del mercato del lavoro dei medici ospedalieri, quella dell’allocazione degli studenti nelle scuole e il problema dei trapianti di reni».