ORE: 8.00 – IL DISCORSO DI OBAMA
Grande Festa a Chicago per Obama che è salito sul palco del suo quartier generale con la moglie, Michelle, e con le figlie.
«Grazie, grazie, grazie – ha detto Barack Obama -. Questa notte a più di 200 anni da quando una Colonia ha determinato il suo destino, il nostro compito di renderla migliore si rinnova. Siamo una famiglia americana, questa notte ci avete ricordato che il nostro ruolo è duro e che il nostro viaggio è lungo. Sappiamo che per gli Usa il meglio deve ancora venire. Vogliamo ringraziare ogni americano che ha partecipato a queste elezioni, a voi che avete aspettato in fila per votare, cercheremo di migliorare questo aspetto; qualunque sia stato il vostro ruolo siete stati determinanti. Mi sono congratulato con Romney per la campagna elettorale che è stata dura, perché entrambi amiamo questo Paese, e vi invito ad applaudire la famiglia Romney per il suo impegno. La prossima settimana mi incontrerò con lui, per decidere come insieme possiamo lavorare. Grazie alla donna che ho sposato e che adesso amo ancora di più: Michelle e le mie figlie che stanno diventando belle come la madre. Applaudo la mia squadra, la migliore di sempre. Siamo una famiglia, grazie per avermi portato fin qui – ha continuato il Presidente degli Usa -. Vogliamo un Paese che si riveli leader nelle tecnologie, che abbia le migliori scuole e università, che non sia segnata dalle disuguaglianze. Vogliamo costruire sempre di più una Nazione sicura e rispettata, con un’ottima difesa ma anche un’America che superi i conflitti, un’America tollerante, aperta ai figli e alle figlie degli immigrati. Tutti devono avere le loro opportunità. Voi mi avete reso un Presidente migliore. Mi fate tornare alla Casa Bianca più ispirato e migliore di prima. Stanotte ci avete chiesto di concentrarci sul nostro lavoro ma questo non vuol dire che il vostro ruolo sia finito; dovete continuare a dirci cosa possiamo fare per voi. Ciò che ci rende forti è il legame che ci unisce e il nostro patriottismo. Questo è ciò che rende grande l’America». Poi, un riferimento alla riforma sanitaria che, dice, ha portato i suoi frutti e racconta la storia di una bambina aiutata proprio da questo provvedimento. Obama parla soprattutto delle opportunità e dell’impegno dei volontari che vogliono migliorare gli Usa. «Siamo una Nazione e con l’aiuto di Dio concluderemo il nostro viaggio. Grazie America». Un ringraziamento al vicepresidente Joe Biden che, ha affermato Obama, «è il migliore vicepresidente della storia».
ORE 7.00 – IL DOSCORSO DI ROMNEY
«Ho appena telefonato Obama per congratularmi. Prego affinché il nostro presidente possa guidare al meglio la nostra Nazione. Vorrei ringraziare Paul Ryan per quello che ha fatto in campagna elettorale e per il Paese, mia moglie Ann, l’amore della mia vita che certamente sarebbe stata un’ottima first lady. Ringrazio i miei figli e le loro famiglie. Tutto hanno dato un contributo eccezionale. Grazie a tutti veramente. Ci avete ispirati e siete stati la cosa migliore. Sappiamo che la nazione vive un momento critico, quindi chiediamo anche a chi insegna di ispirare i nostri figli. Chiedo ai governi di tutti i livelli di mettere la politica davanti a tutto. Credo nell’America e negli americani. Sono preoccupato per l’America e per questo mi sono candidato, ma so anche che l’economia potrà sollevarsi grazie ai principi su cui si fonda la nostra Nazione. Spero di non aver deluso le vostre aspettative. Dio vi benedica e benedica l’America». Questo quanto ha detto poco fa Mitt Romney.
ORE 6.34 – MICHELLE OBAMA RINGRAZIA GLI AMERICANI
«Più di ogni altra cosa, voglio ringraziare tutti voi per tutto. Sono molto grata a tutti voi per il vostro sostegno e le vostre preghiere. mo». Questo il messaggio di Michelle Obama su Twitter.
ORE 5.45 – MITT ROMNEY NON RICONOSCE LA SCONFITTA, E` FESTA A CHICAGO
Romney non riconosce la sconfitta; lo riferisce un suo collaboratore. Intanto a Chicago è esplosa la testa; fra una mezz’ora circa si prevede il discorso ufficiale di Obama che affida i primi commento a Twitter scrivendo 42 minuti fa: Altri quattro anni!
ORE: 5.15 – OBAMA RIELETTO RESIDENTE
Barack Obama ritorna alla Casa Bianca, aggiudicandosi 275 grandi elettori, contro i 203 del repubblicano Romney. Che fosse stato rieletto era nell’aria già alle 4.15, quando gli avevano assegnato 15 Stati e 158 grandi elettori contro i 163 del candidato repubblicano Mitt Romney. Poi, la notizia alle 5.15 con la vittoria nell’Ohio. I democratici mantengono il Senato, i Repubblicani la Camera.
ORE 01.38 – OBAMA IN VANTAGGIO IN OHIO
Secondo i primissimi exit poll del New York Times, Barack Obama sarebbe in netto vantaggio (85,9 per cento contro 13,5 per cento) in South Carolina dove sono in palio 9 grandi elettori. Per aggiudicarsi le elezioni ne occorrono 270. Anche questo un risultato scontato, data la maggioranza democratica dello stato. Nel North Carolina sarebbe 49 a 49, proprio come la Virginia. Per la Cnn, Obama sarebbe in vantaggio per 51 a 48 nello stato chiave dell’Ohio, che mette in palio 18 grabndi elettori. Al momento, Romney avrebbe conquistato complessivamente 19 grandi elettori contro i 3 di Obama, ma si tratta di dati parziali che potrebbero cambiare in ogni momento.
ORE 01.25 – AL VOTO MENO BIANCHI, PIU’ LATINI E NERI STABILI
Meno bianchi, più ispanici e neri stabili: questo il melting pot dell’elettorato Usa nel voto di oggi per la Casa Bianca. Secondo i primi exit polls, la percentuale di bianchi che hanno votato è scesa di un punto percentuale rispetto al 2008, quando era al 73 per cento, mentre gli afro-americani sono rimasti stabili al 13 per cento e i latini sono aumentati di un punto al 10 per cento. Gli esperti in sondaggi pensano che lo slittamento etnico dell’elettorato favorisca Barack Obama, che punta molto sulla fascia della popolazione media, quella che maggiormente beneficerebbe della rielezione del presidente.
ORE 01.14 – OBAMA IN VANTAGGIO IN FLORIDA
In Florida scrutinate il 4 per cento delle schede, Obama è dato in vantaggio su Romney per 55 punti percentuali a 45. Questi sono solo i dati dell’early voting, che è un voto tradizionalmente democratico e poco dice sullo scenario reale che si prospetta in questo stato. I dati sono in continuo aggiornamento e, soprattutto, non sono indicativi al fine della vittoria dell’uno o dell’altro candidato. Sarà davvero una lunga notte.
ORE 01.05 – PARITA’ IN VIRGINIA
Sono stati diffusi gli exit poll della Cnn che apre uno scenario davvero interessante. Obama e Romney, infatti, sarebbero in parità, 49 a 49, nello stato chiave della Virginia. Questa, quindi, potrebbe essere davvero la lunga notte delle elezioni. Sempre secondo la Cnn, al presidente va il Vermont mentre Romney si aggiudica il Kentucky.
ORE 00.47 – PRIMI SPOGLI: KENTUKY E INDIANA A ROMNEY
Spoglio dei primi voti, Romney in vantaggio in Kentucky e Indiana, dove ha ottenuto rispettivamente il 69 e il 59 per cento delle preferenze, mentre Obama è fermo al 29 e 39 per cento. In questi due stati i seggi sono già chiusi ed è iniziato lo spoglio delle schede. Il risultato era scontato, essendo stati a maggioranza repubblicana, ma fanno comunque piacere a Romney.
ORE 00.27 – I PRIMI EXIT POLL
Obama in vantaggio su Romney in quattro stati chiave. Sono gli exit poll preliminari diffusi da Drudgereport, il sito di gossip politico di orientamento conservatore, che dà il presidente vincitore in Ohio, New Hampshire, Pennsylvania e Nevada. Al candidato repubblicano, invece, andrebbero Florida e North Carolina. I dati non sono ufficiali, visto che al momento il voto è ancora in corso. A contare, per la vittoria finale, sono i grandi elettori e al momento Obama sarebbe in vantaggio con 191 a 190, un margine decisamente troppo basso per fare ogni tipo di previsione. Secondo l’Associated Press, l’economia è il tema centrale che influenza il voto di molti americani. Per il 60 per cento, infatti, l’economia è una priorità. La stessa percentuale ritiene che essa stia peggiorando mentre per 4 americani su 10 si sta riprendendo.
ORE 00.07 – AFFLUENZA ALTA IN TUTTI GLI STATI
Grande affluenza alle elezioni, anche se ancora non ci sono dati ufficiali sul numero di votanti. Stando a quanto riportato dall’AP, le code sono lunghissime in moltissimi seggi in tutti gli stati, soprattutto in quello chiave dell’Ohio. L’alta affluenza è un fattore che potrebbe premiare Obama, ma bisogna capire a quali gruppi appartengono gli elettori. Il presidente, infatti, punta molto sui giovani, le donne, afro-americani e ispanici. Uomini bianchi della working class, invece, potrebbero dare vantaggio a Romney. L’early voting, il sistema di voto anticipato, è stato già utilizzato da 32 milioni di persone e, stando ai dati del 2008, questo sistema dovrebbe giocare a favore di Obama.
ORE 23.45 – A CHE ORA ARRIVERANNO I PRIMI RISULTATI
È ancora presto per fare previsioni sui risultati delle elezioni. Obama e Romney viaggiano ancora appaiati e per conoscere i primi exit poll di rilievo bisognerà attendere l’una di notte italiana. I primi dati ad essere diffusi saranno quelli della Virginia. All’1.30 dovrebbe quindi essere la volta del cruciale Ohio, lo Stato che potrebbe assegnare la vittoria la vittoria all’uno o all’altro candidato. Alle 2.00 saranno sarà la volta di Florida, Pennsylvania e New Hampshire, che potrebbero già dare la certezza della vittoria a uno degli sfidanti. Alle 3.00 sono attesi i risultati di Wisconsin e New York, alle 4.00 sarà la volta di Iowa e Nevada, e infine alle 5.00 si conosceranno i risultati dello Stato di New York e West Coast.
ORE 23.30 – BLOOMBERG VOTA DOPO 45 MINUTI DI ATTESA
Pochi minuti fa un cittadino illustre si è recato alle urne dopo 45 minuti di attesa. Si tratta del sindaco di New York, Michael Bloomberg, che qualche giorno fa ha espresso il proprio sostegno per il presidente Barack Obama. Intanto, a New York e in New Jersey continuano le lunghe file ai seggi, a causa dei disagi provocati dall’uragano Sandy. Atti vandalici, invece, a Sterling, Virginia.
Ore 20.00 – Chi sarà il presidente degli Stati Uniti? Di nuovo Barack Obama oppure Mitt Romney. Questo l’interrogativo che si sta ponendo il mondo intero. Il responso interessa tutto il mondo, gli Stati Occidentali e Non, anche perché i due candidati hanno una leadership diversa in materia di politica estera.
In queste ore gli elettori americani stanno decidendo le sorti del loro Paese: alle 12 di oggi (ora italiana) si sono aperti i seggi della East Coast, mentre alle 15 (sempre ora italiana) quelli della West Coast. All’una, sempre ora italiana, si apriranno i primi exit pool, tra cui in Virginia; a seguire in Ohio, Pennsylvania, Florida, N.Hampshire, Wisconsin, New York, Iowa e Nevada. Gli ultimi alle 5: Stato New York e West Coast. Si teme comunque un pari.
La foto 1 (©Ansa) è stata scattata a Toledo, Lucas County Library, in Ohio. Nella Foto 2 (©Ansa) gli elettori di Wrentham, Massachusetts, aspettano di votare.
Intanto tutta la famiglia sostiene Barack Obama, anche la nonna Sarah che dal Kenya dice: «Prego per il mio Barack.
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