OneRepublic: “I Lived”, nuova canzone dedicata alla vita

E’ tra i brani più trasmessi dalle radio, un pezzo pop-rock che ha scalato le classifiche di mezzo mondo e che piace un po’ a tutti, non solo agli adolescenti, ma anche agli ascoltatori più adulti ed esigenti. Il segreto del successo di “I Lived”, nuova cazone di OneRepublic, è racchiuso nel sound ritmato della base e nel suo testo, particolarmente profondo e commovente. Il nuovo singolo della band americana, fondata nel 2003 dal frontman Ryan Tedder insieme all’amico batterista Eddie Fischer, è arrivata al successo internazionale nel 2007 grazie a hit come “Apologize” e “Stop and Stare”, due perle che hanno permesso al gruppo di collezionare premi e record di vendite in oltre sedici Paesi.

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L’ultima fatica discografica firmata OneRepublic è sul mercato da diversi mesi: l’album “Name” è ancora presente ai piani alti delle classifiche americane ed europee (sono oltre quattro i milioni di copie già vendute nel mondo). Un disco energico e poetico allo stesso tempo, dal quale sono stati estratti diversi singoli, tra cui il recentissimo “I Lived”, che abbiamo potuto ascoltare dal vivo durante il loro doppio passaggio italiano (in concerto al Forum di Assago e sul palco di X Factor 8).

OneRepublic I Lived“I Lived” è un elogio alla forza e alla vita. Per realizzare il pezzo, la band ha preso spunto dalla storia di Bryan Warnecke, nativo americano che da sempre lotta contro la fibrosi cistica cercando di realizzare i propri sogni. Nella figura di Bryan, Tedder e soci vedono un esempio positivo di coraggio, soprattutto per la sua straordinaria impresa: l’uomo ha difatti percorso oltre 1200 miglia in giro per gli Usa raccogliendo, solo nel 2014, la bella somma di 300mila dollari da destinare alla ricerca sulla malattia, in particolare a favore della Red Band Society (organizzazione fondata da Bono degli U2 e da Bobby Shriver). Inoltre, Coca Cola ha deciso di utilizzare il remix del brano di OneRepublic a sostegno di Red campaign (per l’acquisto di medicine per curare dall’HIV-AIDS tra le popolazioni dell’Africa Sub-Sahariana).

“Spero che quando deciderai di fare quel salto non avrai paura della caduta”. La voce di Ryan rompe il silenzio e apre il brano rivolgendo un messaggio chiaro e di speranza (di recente il cantante ha dichiarato di aver pensato, mentre scriveva il testo della canzone, al figlio di quattro anni). L’augurio è quello di vivere intensamente i giorni, i mesi, gli anni che la natura e il destino vorranno regalarci. Assaporare pienamente tutto ciò che la vita ha da offrirci, nel bene e nel male, senza timori, senza paura di soffrire. “Spero che tu ti innamori e che faccia male da morire. L’unico modo per saperlo è di dare tutto ciò che hai. E spero che tu non soffra, ma che ti rimanga il dolore”, recita il testo di “I Lived”. Prima di morire, di lasciare questa terra, tutti noi, nessuno escluso, dovremmo augurarci di non aver sprecato il tempo che ci è stato concesso. Rischiare. Viaggiare. Scoprire. Approfondire. Riusciremo a domandarci: “Ho davvero fatto tutto”?

OneRepublic nuova canzoneNonostante le cadute lungo il cammino, le ossa rotte, gli occhi arrossati per il pianto insistente, l’anima che urla di rabbia per le ingiustizie che rovesciano la Terra, l’unica via d’uscita, la sola salvezza possibile per se stessi e per gli altri, sembra essere quella di trascorrere ogni secondo senza freni, accogliendo gioia e dolore con passione e rispetto. “Ho fatto mio ogni secondo che questo mondo può dare…Posso giurare di aver vissuto”. E poi l’ultimo desiderio da esaudire: brindare, anche quando il sole tramonterà, per festeggiare la vita, tutto ciò che abbiamo visto, osservato, accarezzato, annusato. Per ogni singola emozione, per gli schiaffi ricevuti e quelli dati. Per i sì e per i no, per le amare delusioni e i successi inaspettati. Per gridare con orgoglio: “Sì, io ho fatto tutto”.

“I Lived” è una delle canzoni più belle in assoluto del repertorio di OneRepublic. Non solo dal punto di vista testuale, ma anche musicale. La purezza del pop, con le sue chitarre acustiche e le tastiere pulsanti, si lascia travolgere dalla potenza del rock, tra batteria martellante e cori che inneggiano alla libertà e spingono a mettersi in moto, a muovere le gambe, ad accendere la mente. A partire per quel viaggio emozionante, anche se mai perfetto, chiamato vita.

La canzone I lived: http://youtu.be/z0rxydSolwU

Silvia Marchetti

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