Giornata della verità, forse, quella di oggi. Dopo le consultazioni di due giorni fa e le riflessioni condotte ieri dal premier incaricato Enrico Letta, questa mattina sono in corso gli ultimi incontri per poter definitivamente sciogliere la riserva.
Al colloquio di Letta con Pier Luigi Bersani, che si è tenuto questa mattina presto e che ha visto di due compagni di partito cercare una soluzione affinché il Pd rimanga compatto durante il voto della fiducia al nuovo possibile esecutivo, è seguito l’appuntamento con Silvio Berlusconi, Angelino Alfano e Gianni Letta.
Un incontro, quest’ultimo, che ha visto Letta ribadire ancora una volta uno dei punti chiave di quello che potrebbe diventare il nuovo governo: no ai “big” di sempre, bensì spazio a esponenti del mondo della politica che siano giovani, volti nuovi, ai quali affiancare tecnici competenti. Un approccio, questo, che chiaramente escluderebbe dai ministeri personalità fin troppo note della politica. Tra questi nomi anche quelli di Massimo D’Alema, di Silvio Berlusconi e di Mario Monti, quest’ultimo chiaro nell’affermare che i leader dovrebbero tenersi fuori dal nuovo esecutivo. Insomma, o tutti fuori o tutti dentro. Questo potrebbe essere il motto riassuntivo della situazione.
Intanto, stando alle indiscrezioni, sembra che Enrico Letta voglia concludere la sua riflessione in mattinata, così da poter riferire al Capo dello Stato la decisione presa in merito alla riserva e, nella migliore delle ipotesi per lui, procedere con il giuramento in giornata o, al massimo, domani. Non resta che attendere gli ultimi sviluppi.