Le elezioni politiche si avvicinano. Manca poco più di un mese al 24 e 25 febbraio 2013, quando gli italiani saranno chiamati alle urne per scegliere i deputati e i senatori che andranno a formare il nuovo Parlamento. Ieri sera, 21 gennaio, è scaduto il termine ultimo per la consegna delle liste. I giochi sono ormai fatti anche nel Pdl, dove fino a ieri sera regnava il caos. Nel partito di Silvio Berlusconi tra gli esclusi figurano nomi importanti, come Mario Landolfi, Marco Milanese, Marcello Dell’Utri, Alfonso Papa e Nicola Cosentino. Le alleanze tra i partiti sono state dunque stipulate. Quattro gli schieramenti in campo: sinistra, centrosinistra, centro e centrodestra. Il Movimento Cinque Stelle di Grillo, Lista Bonino Pannella e Fermate il declino di Oscar Giannino correranno invece da soli.
Per la sinistra è sceso in campo con la lista Rivoluzione Civile il magistrato e giornalista Antonio Ingroia che gode dell’appoggio del Movimento Arancione del sindaco di Napoli De Magistris, dell’Italia dei Valori di Antonio Di Pietro, dei Verdi di Angelo Bonelli, del Partito della Rifondazione Comunista di Paolo Ferrero e del Partito dei Comunisti Italiani di Oliviero Diliberto. A guidare il centrosinistra è invece Pier Luigi Bersani. La sua coalizione è costituita dal PD, da Sinistra Ecologia Libertà di Nichi Vendola e dal Centro Democratico di Tabacci e Donadi. Il candidato premier del centro è invece Mario Monti, con la lista “Scelta civica. Mario Monti per l’Italia”, sostenuto dall’Udc di Pierferdinando Casini e da Futuro e Libertà di Gianfranco Fini. Al Senato la lista avrà solo la dicitura “Con Monti per l’Italia”. Alla Camera dei Deputati le liste saranno tre e in coalizione fra loro.
Il centrodestra invece propone come candidato premier Angelino Alfano; la coalizione è formata da Pdl, Lega Nord, Fratelli d’Italia e la Destra. In totale i simboli approvati sono 184, come comunica il Viminale. Ne erano stati depositati 219 e ammessi, in primo esame, 169; per trentaquattro contrassegni i depositanti erano stati invitati alla sostituzione entro quarantotto ore. Sedici contrassegni erano stati dichiarati senza effetto, per carenza di documentazione.
Carla Cesinali