«Proprio quando l’Italia dell’olio è alle prese con una grave crisi ed i prezzi sono crollati a livello di 10 anni fa arrivano anche le truffe! La notizia delle 5 tonnellate di olio extra vergine sofisticato che i Nas hanno fortunatamente sequestrato prima che fosse messo in commercio, non fa che aggravare la già difficile situazione di un settore riconosciuto come uno dei più importanti del made in Italy dal punto di vista nutrizionale e salutistico». Questo il commento di Confagricoltura alla notizia dell’operazione portata a termine dai Carabinieri del nucleo anti sofisticazioni di Firenze.
«Il crollo dei prezzi dell’olio è in parte causato dalla picchiata dei consumo domestici causato dalla crisi economica – prosegue l’organizzazione degli imprenditori – . E questa situazione incide profondamente sull’olivicoltura, particolarmente diffusa nelle aree critiche del sud Italia e sulle migliaia di aziende agricole produttrici che occupano oltre 100.000 addetti». Perciò, aggiunge Confagricoltura, «occorrono scelte decise e incisive. Nonostante l’immagine di cui gode il prodotto ‘Made in Italy’ per la sua alta qualità, la produzione della Penisola scivola sugli alti costi e non riesce a raccogliere la sfida della competitività». In quanto «la consolidata cultura dell’olio di oliva, le campagne promozionali che diffondono il prodotto anche nelle aree non tradizionalmente consumatrici, con una crescita media dell’1% all’anno, non compensano l’aumento dell’offerta e apportano poco beneficio».
Quindi «questo quadro generale di forte sofferenza richiede la massima attenzione di tutte le forze che difendono il consumatore e gli interessi del comparto da azioni criminose». Confagricoltura, nell’elogiare l’operato dei carabinieri dei Nas, sottolinea «la necessità di usare il massimo rigore nella repressione di tutti i fenomeni di sofisticazione e truffa che provocano enormi danni d’immagine ed economici ai veri produttori di olio extravergine».