Revenant – Il redivivo: trailer, trama e recensione

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Revenant – Il redivivo è come un pugno allo stomaco, improvviso quanto destabilizzante. La macchina da presa di Alejandro González Iñárritu indugia da subito, sin dalla prima sequenza, nel mondo onirico e confuso del protagonista, un esploratore con un figlio meticcio nato da una donna indiana che compare più volte nel film sotto forma di sogni agitati, da cui trapela una saggezza millenaria fatta di miti e di aforismi in cui alberi alti dalle radici forti non sono scalfiti dall’alito del vento, che li accarezza soltanto passando oltre. E` forse una delle metafore più belle della pellicola dal taglio impressionistico e dalle immagini sapientemente girate che vanno dal grigio al blu notte e smorzano il fiato conducendoci nel cuore dell’azione: Hugh Glass (Leonardo DiCaprio) è impegnato con il figlio in una battuta di caccia, quando si accorge che gli uomini da lui guidati tra le montagne rocciose sono stati attaccati dagli indiani. Siamo in Nord Dakoda ed è il 1823. L’acqua si tinge di rosso e un pugno di uomini si trascina su una barca con i fucili che poco possono contro la rabbia dei pellerossa. La storia è basata su vicende accadute e già questo ci impressiona, perché le scene successive ci mostreranno una realtà cruda, intrisa di sangue e vendetta ma anche di gelosie e rivalse, un po’ come aveva saputo fare sapientemente Ridley Scott ne Il Gladiatore.

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The Revenant – Il redivivo è un ottimo prodotto, che tiene alta la suspense creando un perfetto equilibrio tra mente e cuore. Qui il percorso iniziatico del protagonista conta più della meta finale, che è la parte meno adrenalinica di tutta la pellicola, perché ciò che ha importanza nella vita è il viaggio non l’obiettivo. Glass dovrà superare una serie di sfide per rendere giustizia al figlio ucciso sotto i suoi occhi da un uomo cinico reso crudele forse dagli eventi che egli racconta di tanto in tanto probabilmente solo per renderci partecipi del proprio acuto dolore. Non ci riesce. Nella pellicola di Iñárritu ritornano gli indiani: il regista non intende redimere nessuno, bensì solo narrare e lo fa con intensità, proprio com’era accaduto ne L’Ultimo dei Moicani, ma senza la poesia di Balla coi lupi.

Revenant – Il redivivo è un film che si regge sul talento indiscutibile di un attore come Leonardo DiCaprio e sulla capacità del regista di riprodurre l’arcana (e impari) sfida tra l’Uomo, immensamente fragile, e la Natura che è al contrario immensamente forte tanto da poterci sfinire e ridurre in brandelli, come fa l’orso con Glass. Eppure ogni essere umano è parte del tutto e, di conseguenza, se spinto dalle giuste motivazioni, può superare le prove più difficili. Tra lo spettatore e il protagonista, tuttavia, non si crea mai affinità emotiva. Glass è distante dal pubblico che segue con attenzione la sua storia ma senza mai farsi trasportare veramente, perché quest’uomo, vissuto due secoli fa, è schivo. Le sue peripezie disorientano, inquietano, sembrano incredibili e lontane, eppure sono così autentiche tanto da ispirare un piccolo capolavoro, del quale certamente sentiremo ancora parlare. Ed ecco il trailer.

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