Rinnovabili, Confindustria a Clini: manca ancora strategia energetica efficiente

Nella foto Emma Mercegaglia

Botta e risposta fra il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, e Confindustria che – secondo Clini  – ha ancora una logica industriale e energetica degli anni Settanta». Immediata la risposta di Confindustria che con una nota fa sapere: «Destano forte stupore e perplessità le critiche che il Ministro Clini ha riservato a Confindustria in occasione dell’apertura del Solarexpo 2012 a Verona – afferma -. Da diversi anni siamo impegnati ad elaborare proposte di politica industriale per la green economy sostenendo la necessità di una promozione razionale ed efficiente di tutte le tecnologie per la sostenibilità ambientale. In Italia manca da troppo tempo una visione integrata tra le politiche per le fonti rinnovabili e l’efficienza energetica. Questo ha determinato uno squilibrio nell’incentivazione delle diverse tecnologie, destinando spesso maggiori risorse a quelle più costose e meno efficienti. La green economy è senz’altro un’opportunità di sviluppo, ma deve essere perseguita in modo razionale e non speculativo per garantire la crescita strutturale delle aziende italiane. La politica per il fotovoltaico adottata in questi anni, ad esempio, non ha certo favorito i produttori nazionali». Secondo Confindustria «L’Italia sconta un differenziale enorme nel prezzo dell’energia rispetto ai principali Paesi Europei, un fardello che frena la competitività delle imprese. E’ necessario definire finalmente una strategia energetica che riconduca i costi dell’energia, incentivi inclusi, in linea con quelli dei principali paesi europei». Per questo chiede al Ministro Clini «di riequilibrare le risorse in un’ ottica di costi-benefici, privilegiando le tecnologie con il maggiore potenziale e garantendo la competitività dell’industria nazionale e la sostenibilità economica per i settori manifatturieri».


Commenti

commenti

Lascia un commento

Torna in alto