Oggi è il compleanno di Roberto Baggio che compie 50 anni. Noi lo ricordiamo con un articolo e alcuni video –L’adolescenza, si sa, è il periodo più bello se vissuto con semplicità e con naturalezza. E soprattutto oggi le immagini di quegli anni si alternano nella mia mente: una partita di pallavolo, un bacio non dato, le corse in edicola a comprare l’ultimo numero di Cioè, generalmente il lunedì, e poi un volto, quello di Roberto Baggio, con i poster sulle pareti della mia camera e i quaderni con le sue fotografie. Dei Mondiali di Calcio disputati in Italia, ho per la verità pochi ricordi, anche se percepisco quelle emozioni ancora oggi negli occhi di mio padre. Ero solo una bambina che si stava trasformando pian piano in una ragazzina entusiasta della vita e di Baggio (in calce il video del goal contro la Cecoslovacchia, ndr).
Le immagini di Usa 94 invece sono vive, ricordo la voce di Bruno Pizzul…il sudore sul volto dei calciatori… le sfilate in piazza…le nottate trascorse con mio fratello a parlare delle partite e…un solo nome: Roby Baggio! Quel viso divenne familiare e oggi, in occasione del suo cinquantesimo compleanno, ripensandoci, sento un misto di ebbrezza e nostalgia. Ognuno vive gli eventi a suo modo e, per me, vedere Roberto Baggio giocare a calcio era un rituale che evocava bellezza, estro, fantasia, voglia di mettersi in discussione e capacità di risollevarsi dopo tanti infortuni. In lui, quando una partita non andava per il verso giusto, riponevamo tutte le speranze, perché sapevamo che avrebbe compiuto il tanto atteso miracolo.
Ma Roberto Baggio non era solo la Nazionale. Era Fiorentina, poi Juve.. Milan… Bologna, Inter e infine Brescia. L’ho seguito con estrema dedizione in tutte le squadre in cui è andato, perché era per me un esempio da seguire e, quando al Festival di Sanremo 2013 (guarda il video in basso, ndr), ha incitato i giovani a realizzare i loro sogni mi sono ricordata che in più di un’occasione, guardandolo giocare (segnava goal sublimi) e poi cadere e poi rialzarsi ancora, mi aveva già spronata a sognare di intraprendere un percorso ostico ed avvincente: il giornalismo. La sua storia si è intrecciata con quella di tanti ragazzi e ragazze della mia generazione che hanno visto in Roberto Baggio non solo un grande calciatore, dal talento indiscutibile… un fantasista da pallone d’oro (la sua carriera è Storia calcistica), ma pure un modello di tenacia, forza e coraggio. Grazie Roberto Baggio per le emozioni e per gli insegnamenti che mi hai dato. Buon compleanno, campione dai piedi (e dal cuore) d’oro!
Roberto Baggio a Sanremo 14-2-2013 di pacomaroit