In attesa della finale del Festival di Sanremo 2015, ecco la recensione delle canzoni in gara.
Manca davvero poco alla finale del Festival di Sanremo 2015. I venti Campioni in gara riscaldano le corde vocali per sparare gli ultimi colpi in canna. Chi vincerà la kermesse musicale più amata e chiacchierata d’Italia? Abbiamo riascoltato tutte le canzoni dei Big, analizzando testi e musiche. Ecco la recensione, brano per brano.
Chiara Galiazzo, “Straordinario”. Finalmente un brano perfetto per la rossa padovana scoperta a X Factor. Il pezzo mette in risalto l’incredibile estensione vocale della 28enne. E ne siamo felici, perché merita di trovare la sua strada e di giocarsi l’asso nella manica. Il successo discografico è assicurato. Gianluca Grignani urla ma non di rabbia. Lo fa in “Sogni infranti”, brano con il quale invita a reagire alle avversità, a rialzarsi dopo l’ennesima caduta. “Perché ci credo….sto qui, sto qui!”, canta a pugni chiusi il Grigna. La canzone corre su binari di melodie pop-rock inebrianti, ma l’intonazione del cantautore è faticosa in certi passaggi del brano. Rimandato.
Malika Ayane è la vera regina del festival. Con “Adesso e qui (nostalgico presente)” i brividi corrono sotto la pelle. Magica. A tratti divina. Un pezzo raffinato che non stanca mai, da ascoltare a tutto volume per apprezzare la voce vellutata di Malika mentre il suono degli archi leggeri si intreccia con quello dei violini. Deludente, invece, “Il mondo esplode tranne noi” dei Dear Jack. Un triste copia e incolla dei primi successi della band viterbese. Anzi, un passo indietro rispetto a “Domani è un altro film”. Rockeggiante e radio friendly. Nulla più.
Alex Britti è energia pura, blues che scorre nelle vene. “Un attimo importante” è il titolo della sua proposta sanremese. Chitarre e ritmo infernale. Qui emerge tutto il talento del grande musicista mentre il testo e il cantato non coinvolgono come vorremmo. Lara Fabian porta in riviera la sua splendida “Voce”. Il soprannome dell’artista belga potrebbe essere proprio “The voice”, peccato per la canzone, un po’ noiosa, più adatta come colonna sonora di un film d’animazione Disney che al festival di Sanremo. Dopo il primo giro di ritornello ci si distrae. Non emoziona come vorrebbe e dovrebbe. Non fa tremare i polsi.
Nek porta a Sanremo “Fatti avanti amore. Filippo Neviani confeziona un pezzo rock che scuote gli animi e ci fa ballare. Parole profonde, che invitano a prendersi per mano e ad amarsi, afferrarsi e “girare insieme come ingranaggi”. Solo così si può affrontare la vita. Bella scarica di adrenalina miscelata con dolcezza e passione.
Grazia Di Michele e Mauro Coruzzi si presentano all’Ariston con “Io sono una finestra”. Una commovente confessione, un libro che si apre per liberare verità e pensieri tenuti nascosti per troppo tempo. Elegante, raffinato: questo brano è più un racconto che danza sulle note di un piano. Il cantato lascia a desiderare, ma il testo è struggente. “Donna forse uomo, comunque essere umano…”. Se ha vinto il Premio Lunezia un motivo ci sarà.
Annalisa Scarrone apre “Una finestra tra le stelle”. Più la ascolti e più ti piace. Il testo di Kekko dei Modà coglie in pieno il sentimento custodito nel cuore di Nali. Le musiche pop-rock liberano la creatività della 29enne di Savona. E meno male. Così ci piace davvero. “Buona fortuna amore” di Nesli è poesia musicata. La canzone prende forma e cattura sogni e speranze di chi la ascolta. Piace questa evoluzione nesliana. Convince la svolta pop del cantautore di Senigallia. Nina Zilli è “Sola” e…raffinata. Bravissima interprete, ma un po’ scontata. Troppi virtuosismi e l’incantesimo si rompe. Non aggiunge nulla di nuovo e di interessante con questo ennesimo brano. Ripetitiva. E talvolta incapace di emozionare davvero.
Marco Masini: “Che giorno è”. Il ritorno del cantautore fiorentino è la sorpresa più gradita della rassegna. Piace questa svolta ottimistica. L’energia trasmessa dalla canzone è ciò che la rende speciale, insieme all’interpretazione sentita e viscerale del suo autore. Anna Tatangelo è “Libera”. Dal festival. Purtroppo la Tata è stata eliminata, nonostante l’ottima performance all’Ariston. “Libera” è un crescendo di emozioni e di sensualità. Anna canta senza freni, finalmente. Successo solo rimandato.
“Come una favola” è, invece, la dichiarazione d’amore per eccellenza. Un brano semplice quello proposto da Raf (altro eliminato a un passo dalla finale). Nel testo solo parole dolci e sincere che, a piccoli passi, raggiungono diversi gradi di intensità, fino ad esplodere in una festa di colori musicali e in un girotondo di parole: “Ti farò girare, girare e volare…e splenderemo per sempre. Sei tutto quello che voglio, la risposta sei tu”, canta Raf nel suo nuovo brano.
Il Volo e il loro “Grande amore”. Un trionfo di voci e di potenza. Sofisticati, forse troppo. Il talento c’è, non si discute. Il pezzo sanremese sembra però più adatto a un musical internazionale. “Un vento senza nome” ci presenta un’Irene Grandi inedita, fresca, serena. La canzone scatta una fotografia del bel momento vissuto dalla cantante toscana, tornata alla ribalta con maggior consapevolezza e tranquillità. Non sarà rock come in passato, ma la classe è la stessa. E si sente. Lorenzo Fragola suona la chitarra e canta “Siamo uguali”. Si nota chiaramente il marchio di Fedez, forse troppo, snaturando così il cantautore siciliano. Il brano è comunque molto radiofonico e ben strutturato, resta in testa e colpisce al primo ascolto.
Biggio-Mandelli non hanno convinto con “Una vita di inferno”. Fuori dalla gara, senza possibilità di ritorno. Eppure la loro “canzonetta” sul lungo e ironico tormento di tutti i giorni, è orecchiabile, leggera, divertente, pungente. Impossibile non canticchiarla. Ma per quanto tempo la ricorderemo? Bianca Atzei, “Il solo al mondo”. Ancora un testo di Kekko Silvestre (prezzemolino di questo festival). Bianca la pantera sarda graffia con la voce, per poi sedurre le sue prede. Ma non c’è quel salto di qualità che ci aspettiamo da lei, sulla piazza musicale già da qualche anno. Sarebbe ora di crescere e di proporre un prodotto un po’ più sostanzioso e, soprattutto, non scontato. Moreno sorprende con “Oggi ti parlo così”. Squadra di autori eccellenti non si cambia (c’è di mezzo un paroliere come Roberto Casalino). E il piccolo rapper l’ha capita. Il brano sanremese è “crudo, spietato, diretto…ma sempre fin troppo sincero”, come recita il testo. Rappa come un Frecciarossa, il genovese, con sicurezza e padronanza. E racconta una bella storia, la sua.
Silvia Marchetti