Il Direttore del Piccolo Teatro di Milano, Sergio Escobar, ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito all’appoggio che le Istituzioni milanesi e lombarde hanno assicurato alla struttura in seguito ai mancati emendamenti al “Decreto Valore Cultura”, recentemente approvato dal Senato ed attualmente in attesa del vaglio della Camera, che potrebbe mettere seriamente a rischio l’efficienza gestionale nonché il consolidato ruolo e la reputazione artistica del Piccolo in Italia e nel mondo.
In seguito all’inserimento della struttura negli elenchi Istat di soggetti di produzione culturale la sua attività sarebbe fortemente a rischio «a causa dell’indebito prelievo forzoso sui “consumi intermedi”, spiega Escobar, fatto peraltro insostenibile nell’oculato bilancio sempre a pareggio consuntivo, ma anche per le norme gestionali ed organizzative del tutto incompatibili con l’attività produttiva del Teatro». A dare man forte al direttore del teatro il Presidente della Regione Lombardia Maroni ed il Sindaco di Milano Pisapia, i quali hanno inviato una lettera all’attenzione del Presidente del Consiglio Enrico Letta e al Ministro dei Beni culturali e delle Attività culturali e del turismo Bray, in cui hanno chiesto loro di porre la massima attenzione alla questione in oggetto onde scongiurare un danno alla città di Milano, alla Lombardia e a tutto il Paese. Senza trascurare il “significativo ruolo che il Piccolo Teatro di Milano potrà giocare per il pieno successo di Expo 2015”. Nel ricordare che lo stesso Ministro Bray ha riconosciuto, in Senato, l’importanza di istituti di cultura quali l’Accademia della Crusca, l’Accademia dei Lincei e il Piccolo Teatro di Milano Escobar ha convocato, inoltre, una riunione urgente con CdA dei Soci Fondatori e Sostenitori per valutare eventuali ulteriori iniziative a tutela del Piccolo.