Trepidazione per le ultime due puntate di “Gomorra. La serie”, tratta dal romanzo omonimo di Roberto Saviano, in onda ogni martedì, dal 6 maggio, su Sky Atlantic e Sky Cinema 1. La fiction – che sta avendo un grande successo, con uno share del novanta per cento registrato nella decima puntata, andata in onda martedì 3 maggio – è stata esportata in cinquanta Paesi. 12 episodi con colpi di scena soprattutto verso la fine. Puntate che ci portano nel cuore della Camorra, dove si combatte una guerra tra due potenti famiglie: Savastano e Conte. Vicende e nomi inventati che, però, traggono spunto, in modo drammatico, dalla vita reale. Napoli, infatti, è in piena guerra civile, ma i cruenti omicidi non superano le pagine della stampa locale, perché quella realtà fa troppo paura per raccontarla. Ci riesce comunque una serie televisiva che con la sua avvincente trama ci dà una chiara idea di cosa è diventata oggi la Camorra. Il personaggio forse più significativo della serie è Ciro Di Marzio, detto l’Immortale, che “lavora” per il boss Pietro Savastano, un uomo di Secondigliano che, per una soffiata del clan avverso, quello dei Conte, finisce in carcere. Pietro però prima di allontanarsi da casa dice a Ciro di istruire il figlio Genny, che ancora non è pronto per prendere le redini del clan. Ma Imma, moglie del boss, manda il figlio in Honduras perché deve imparare “o mestiere”. Genny è costretto a compiere azioni tremende che lo cambiano nell’animo facendolo diventare una persona diversa, disposta a uccidere solo per una parola “fuori posto”. Nel frattempo lo spettatore parteggia per l’uno o per l’altro personaggio, in primis forse per Ciro che affronta e supera in Spagna una prova difficile. L’immortale riesce, infatti, a stipulare un importante accordo con Salvatore Conte, ma il ragazzo è anche ambizioso e non sopporta di essere messo da parte. Quando arriva a Napoli, donna Imma gli delega compiti di serie B e Ciro decide, quindi, di disfare ciò che egli stesso aveva costruito. Da uno scugnizzo fa uccidere Tonino Russo, uomo di spicco della famiglia Conte, scatenando la reazione furiosa del boss Salvatore, un killer con l’ossessione della preghiera, che ritorna in Italia per vendicare l’omicidio. Cosa accadrà nelle ultime due puntate? Lo sapremo domani sera. Ma una certezza c’è: in “Gomorra. La serie” nessuno si salva. Perché il male nella Camorra è ovunque e in chiunque ci entra.
Maria Ianniciello