Sparatoria Palazzo Chigi, il profilo di Luigi Preiti

Fermo immagine SkyTg24Erano le 12 di questa mattina quando è cominciata a circolare la notizia che un uomo aveva avviato una sparatoria davanti a palazzo Chigi, sede del Governo. Mentre gli occhi degli italiani  erano puntati sul Quirinale, dove si stava svolgendo la cerimonia di giuramento del Governo di Enrico Letta, un uomo non subito identificato ha sparato diversi colpi di pistola contro i Carabinieri. In piazza si è scatenato subito il panico; nella sparatoria è stata ferita una passante e due Carabinieri, oltre all’uomo che  è stato poi disarmato. «L’attentatore – ha affermato Angelino Alfano – ha agito da solo e aveva intenzione di suicidarsi dopo aver sparato diversi colpi». Questa la versione del neo ministro degli Interni. L’uomo, che era vestito in giacca e cravatta, si chiama Luigi Preiti ed è nato in Calabria nel 1964, dove è tornato a vivere dopo aver trascorso molti anni ad Alessandra. Il fratello dell’attentatore, che non ha precedenti penali, assicura che non è uno squilibrato e che quindi non soffriva di patologie psichiatriche. Luigi Preiti era separato e aveva un figlio di dieci anni.

Preiti, che è un muratore, aveva deciso due anni fa di lasciare il Piemonte non solo in seguito alla separazione dalla moglie, ma anche a causa della perdita del lavoro, conseguenza della crisi che ha colpito l’edilizia. A Rosarno l’uomo aveva trovato solo occupazione saltuaria e faceva anche dei lavori in proprio.  Ma chi erano i due militari feriti? Si chiamano Giuseppe Giangrande, di 50 anni, e Francesco Negri, di 29. Giangrande è giunto in codice Rosso all’Ospedale Umberto I; secondo fonti ospedaliere  Negri è ricoverato per una frattura al San Giovanni. Giangrande vive a Prato, è vedovo da due mesi e ha una figlia di 23 anni. E` di origini siciliane. Negri è celibe ed è originario di Torre Annunziata (Napoli).  E, mentre le indagini proseguono, molti sono i commenti dei rappresentanti delle Istituzioni.

«E’ il gesto di un pazzo e di uno squilibrato, ma non ci dobbiamo stupire quando si inveisce continuamente contro il “Palazzo”, come se fosse da abbattere», ha affermato il sindaco di Roma, Gianni Alemanno. Intanto i parlamentari del Movimento 5 Stelle in una nota dichiarano: «A nome di tutti i parlamentari del Movimento 5 Stelle esprimiamo la nostra ferma condanna per il folle gesto di violenza perpetrato davanti a Palazzo Chigi ed esprimiamo tutta la nostra solidarietà umana e civile ai due Carabinieri in servizio e al passante ferito. La democrazia non accetta violenza». Beppe Grillo invece sul suo blog scrive: «Ci discostiamo da questa onda che spero finisca lì  perché il nostro Movimento non è assolutamente violento. Piena solidarietà alle forze dell’ordine e speriamo che sia un episodio isolato e rimanga tale».

La conferenza stampa di Angelino Alfano (Fonte Rai e Repubblica.it)

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