Al teatro Golden c’è Zio Pino, recensione della commedia

La commedia teatrale Zio Pino è in scena al Teatro Golden fino 19 aprile 2015. Si tratta di uno spettacolo ben costruito, con un cast valido e capace.

Voto [usr 3.5]

zio-pino-golden-recensioneTorna sul luogo del…successo, la coppia Montedoro – Axen che nella passata stagione aveva sorpreso e goduto di favorevoli riscontri con la commedia “Se tornassi indietro” firmata, come quest’ultima, dai medesimi autori. Il teatro è infatti lo stesso, il Golden. Lo spunto da cui prende vita questa nuova pièce è decisamente ancorato a grottesche e tristi cronache italiane. Famiglie in crisi economiche, ma anche di valori umani, che come sanguisughe sopravvivono sfruttando la pensione di un parente, a volte anche oltre la scomparsa di questo. teatro-zio-pinoL’idea per crearne situazioni comiche e in bilico tra il macabro e l’improbabile, c’è tutta. Clelia e Lorenzo (Euridice Axen e Simone Montedoro) sono due fratelli che da tempo vivono nella casa dello zio Pino, generale in pensione e con qualche rotella fuori uso. Entrambi senza lavoro, in perenne contrasto e con due caratteri agli antipodi, una dominante e l’altro remissivo e introverso, “gestiscono” la cospicua pensione dell’anziano parente in modo dissennato, fino a quando arriva il momento tanto temuto: la morte dello zio. Da quel momento, la cinica Clelia escogita piani diabolici per continuare ad incassare la pensione, occultando il cadavere e mettendo in atto improbabili travestimenti in occasione della periodica riscossione della stessa. Alla caotica situazione si aggiunge il vicino di casa Matteo (Stefano Fresi), tanto ciecamente innamorato di Clelia, quanto invadente, che aggiunge confusione alla già problematica situazione. L’elemento che farà crollare il castello di menzogne sarà una misteriosa donna che si presenta nella casa, apparentemente figlia illegittima del defunto generale.

zio-pino-commediaZio Pino è una commedia che, come vuole la tradizione, nasce dall’osservazione dell’attualità, della cronaca quotidiana, che spesso supera ogni finzione scenica. Gli interpreti non deludono e ciascun relativo personaggio è ben disegnato su di loro. Montedoro, nell’insolito ruolo di un uomo succube della sorella, impacciato, introverso, conferma le sue capacità di bravo attore, anche se a mio parere proprio il suo personaggio, in questa occasione, ne limita la forte naturalezza espressiva. Euridice Axen è la protagonista più in luce, bravissima nel ruolo della donna priva di scrupoli, interpretato (volutamente) sopra le righe, che contribuisce a conferire alla commedia un tono a tratti eccessivamente farsesco e irreale. Intento chiaramente voluto dagli autori, che suscita qualche perplessità. L’eclettico Stefano Fresi è il detonatore della situazione, sempre pronto nei suoi tempi comici molto efficaci e sorprende la partecipazione di Noemi Sferlazza, prodotto del vivaio Golden Star Academy, con una breve ma incisiva prova, davvero una bella scoperta. Un lavoro che, complessivamente, denota la necessità di un sostanzioso rodaggio per eliminare qualche ombra di troppo emersa durante questa prima rappresentazione. Il cast, valido e capace, e la regia di Massimo Natale, riusciranno sicuramente ad apportare gli accorgimenti necessari per rendere il tutto più armonioso e ripetere così il successo della stagione precedente.

 

Paolo Leone

 

 

Roma, Teatro Golden (via Taranto 33). Dal 24 marzo al 19 aprile 2015.

Produzione Kalitera e Andrea Maia presentano: Zio Pino, di Massimo Natale, Ennio Speranza, Andrea Tagliacozzo.

Interpreti: Euridice Axen, Simone Montedoro, Stefano Fresi e con la partecipazione di Noemi Sferlazza.

Regia di Massimo Natale; Aiuto regia Elisabetta Nesca; Costumi Francesca De Lorenzi.

Si ringrazia l’ufficio stampa del Teatro Golden nella persona di Daria Delfino.

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