Giorgia, Giacomo, Tommaso e Suor Cristina. Sono rimasti solo in quattro a contendersi la vittoria finale di The Voice of Italy 2014. Hanno talenti diversi, personalità molto distanti l’una dall’altra e voci originali, ma sono stati capaci di emozionare, allo stesso modo, i coach in studio e, soprattutto, il pubblico a casa. Durante gli ultimi mesi, li abbiamo visti sfidarsi cercando di dare sempre il massimo, superando i propri limiti, la timidezza iniziale, le insicurezze. Il duro lavoro quotidiano svolto con gli insegnanti, oltre ai consigli ricevuti da parte di illustri colleghi, hanno arricchito la loro esperienza all’interno del programma e plasmato gradualmente le loro voci. Ora, a poche ore dalla finalissima, proviamo a capire chi ha più chances di vincere e quali carte possono giocarsi i “fantastici 4” di The Voice.
Partiamo da Giacomo Voli, il “bello e dannato” di questa edizione. Lui, che ci ha confessato proprio ieri di avere un carattere non facile, ha affrontato il percorso nel modo giusto, aprendo la mente, ascoltando e mettendo subito in pratica ciò che il suo coach, Piero Pelù, gli ha consigliato. Il cantante 28enne di Correggio si è presentato ai provini proponendo un genere particolare, il metal, che in Italia (e solo nel nostro Paese) è ancora considerato di nicchia, non in linea con i gusti della maggioranza delle persone che abitualmente consumano musica e seguono talent televisivi. Eppure Giacomo ha saputo, con astuzia e coraggio, convincere tutti, mettendosi in gioco sul palco e regalando performance di straordinaria qualità interpretativa e vocale, senza tradire la sua natura di rocker purosangue. Per noi, la vittoria è già sua.
Un po’ bohémien, con quell’aria da poeta folle, Tommaso Pini ha sbaragliato la concorrenza, cantando brani spesso non facili e lontani dal suo modo di essere e dai suoi gusti personali. I risultati sono stati eccezionali, tanto da superare tutti gli ostacoli e le sfide che si sono presentati lungo il suo cammino di crescita personale e artistica. Il 24enne toscano si è fidato ciecamente del suo coach, Raffaella Carrà, e ha fatto bene: forse non vincerà la finalissima, ma di sicuro qualche discografico avrà trovato in lui una ventata di novità e di freschezza che manca nel panorama musicale italiano. Il genere che Tommaso predilige, infatti, è il brit pop, troppo poco rappresentato nel nostro mercato discografico.
Giorgia Pino è una forza della natura. Nonostante abbia solo 18 anni, la cantante pugliese si è dimostrata una tigre capace di graffiare e strappare all’ultimo secondo l’accesso alla finale, eliminando addirittura un concorrente fortissimo come Stefano. Sogna ad occhi aperti, Giorgia. Forse nemmeno lei si aspettava di arrivare così lontano. Noemi ha compiuto un mezzo miracolo perché ha saputo valorizzare, senza stravolgere, un talento naturale come quello custodito nelle corde vocali della sua pupilla. Per lei si apriranno sicuramente le porte del successo. Sarebbe da pazzi lasciarsi scappare un’interprete così brava e istintiva, ancora un po’ acerba, ma dalle potenzialità enormi.
Infine, la favorita dai social e dai media: Suor Cristina Scuccia. J-Ax, suo coach, si è innamorato subito della voce potente, rock, ipnotica della religiosa. La Sister Act di The Voice ha conquistato anche molti artisti stranieri, che le hanno rivolto fiumi di complimenti. Da mesi non si fa altro che parlare di lei, anche sulla stampa estera. Il dubbio, comunque, resta: l’abito che indossa l’avrà aiutata? Che sia un’ottima cantante, è evidente. Basta ascoltarla dal vivo e vederla, sicura e grintosa, muoversi sul palco. Una star a tutti gli effetti. Basteranno queste qualità a giustificarne la vittoria finale? Al televoto l’ardua sentenza.
Silvia Marchetti