Memorandum d’intesa, il nuovo progetto condiviso dall’Istituta Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Catania e l’istituto giapponese National research Institute for Earth Science and Disaster prevention.
Firmato lo stesso giorno che i due vulcani, l’Etna e il Fuji, sono stati nominati dall’Unesco, patrim0nio dell’umanità
Il professore Yoshimitsu Okada in sinergia con i docenti Mario Coltelli e Domenico Pantanè collaborano sugli studi delle attività sismiche e vulcaniche per il bene dell’Italia e del Giappone.
Tra i progetti di ricerca quello di aumentare il monitoraggio e la prevenzione sismica.
Inoltre la novità è quella di realizzare la più grande tavola vibrante in 3D. La “E-defence” costruita nella zona della città di Miki, nei pressi di Kobe, città distrutta dal terremoto del 1995, vede la realizzazione in scala reale di palazzi ed edifici per simulare le reali condizioni che si registrano nel momento di un terremoto. Il fine, studiarne i processi di rottura e distruzione per migliorare, in seguito, la realizzazione e la sismicità. L’obiettivo è quello di migliorare, calibrare e validare le varianti sismiche dei materiali.
Gli studiosi made in Italy hanno visitato la terra del Sol levante per conoscere un secondo progetto contenuto in E-defence: un impianto sperimentale realizzato in scala 1:3 per simulare le grandi precipitazioni piovose e gli effetti sul terreno.
Un’occasione irripetibile per il nostro paese che permette di lavorare in cooperazione avvalendosi dello scambio di conoscenze.