“Questioni di evoluzione”: questo il tema della quinta edizione del ciclo di incontri “Affascinati dal cervello”, promosso dall’IRSE Istituto Regionale di Studi Europei al centro culturale Casa Zanussi di Pordenone. Tre noti e autorevoli protagonisti animerano gli appuntamenti 2012: un neuroscienziato, un filosofo della scienza e un genetista, cioè Giorgio Vallortigara, chiamato ad aprire gli incontri giovedì 4 ottobre 2012, Telmo Pievani e Rodolfo Costa ((nella foto). «Lo scorso anno il tema generale era stato il dialogo fra scienza e democrazia, partendo da Galileo Galilei – spiega la presidente dell’IRSE, Laura Zuzzi – . Quest’anno il focus sara’ sull’evoluzione con l”apporto di competenze diverse, con l’intento anche di aiutarci ad uscire da visioni antropocentriche per una rinnovata solidarietà con tutta la “rete del vivente”, come la chiamava Charles Darwin”. La rassegna autunnale, ormai immancabile nei programmi dell’IRSE, è comune denominatore di un pubblico ampio ed eterogeneo, dagli studenti universitari a medici, professionisti e persone di ogni età, desiderose di approfondimento e non di ‘spettacolarità’ nella della divulgazione scientifica». Anche quest’anno ad introdurre e coordinare il dibattito è stata chiamata Chiara Sartori,competente divulgatrice scientifica.
Alla “Mente che scodinzola. Storie di animali e di cervelli” è dedicato l’appuntamento inaugurale, giovedì 4 ottobre 2012, alle 15.30, che prende il titolo dell’ultimo libro di Giorgio Vallortigara, ordinario di Neuroscienze all’Università di Trento. Che cosa rende intelligente un animale? Esiste negli animali la cognizione di futuro? Chi ha detto che ci si riproduce di più con un cervello più complesso? Sono solo alcune delle molte curiosità che l’autore affronta nel libro, attraverso l’analisi di tanti esperimenti esplicativi. Una settimana dopo, il testimone sarà raccolto dal filosofo della scienza Telmo Pievani, autore del recente di “La vita inaspettata. Il fascino di un’evoluzione che non ci aveva previsto”. «La comparsa degli organismi viventi –racconta Pievani – è stato un fenomeno inatteso e meraviglioso». Egli ne ricostruisce in modo avvincente la storia evolutiva come un intrico di biforcazioni privo di direzioni privilegiate. «La contingenza e l’improbabilità della nostra presenza qui non ci consegnano tuttavia alla disperazione, ma al contrario sono portatrici di un messaggio positivo: abbiamo avuto una grande occasione e dobbiamo farne tesoro. Se il passato era aperto, a maggior ragione lo sarà il futuro, che dipende dalle nostre scelte», spiega. Concluderà il breve ciclo Rodolfo Costa, ordinario di Genetica all’Università di Padova, che tratterà, giovedì 18 ottobre 2012, “Gli orologi della vita: come funzionano e che cosa succede quando li maltrattiamo”. Da molti anni l’attività di ricerca di Costa si è concentrata sull’analisi molecolare di geni che svolgono un ruolo cardinale nell’orologio biologico circadiano. La comprensione dei meccanismi d’azione e dei loro effetti fisiologici e metabolici rivestono oggi un’importanza sempre maggiore poiché le alterazioni croniche nell’uomo si traducono in un aumento del rischio di sviluppare patologie anche gravi, quali malattie cardiocircolatorie e tumori.