«Tutti i film sono uguali ma alcuni sono più uguali di altri», ha detto Sam Mendes, presidente della Giuria Internazionale della 73esima Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia durante la cerimonia di premiazione, citando la celebre frase di George Orwell in Animal Farm. Molte star hanno visitato quest’anno la città lagunare per sfilare sul red carpet del festival più antico del mondo dedicato alla settima arte, per presentare dei film emozionanti e interessanti. Erano anni che il programma della kermesse veneziana presentava diversi buchi neri e titoli deboli che incoraggiavano spesso il famoso colpo di sonno tra pubblico e critica. Venezia 73 invece ha voltato pagina regalando film coinvolgenti per tutti i gusti, interpretate da professionisti di talento come Jake Gyllenhaal, Amy Adams, Naomi Watts, Liev Schreiber, James Franco, John Hurt, Natalie Portman, Emma Stone, Ryan Gosling, Denzel Washington e tanti altri.«Se mio padre e mia madre fossero qui amerebbero questo cavolo di evento», ha dichiarato ironicamente la regista di The Bad Batch, Ana Lily Amirpour, che ha ricevuto il Premio Speciale della Giuria per la sua storia ambientata in un futuro post apocalittico con una comunità di cannibali tra cui Jason Momoa, Jim Carrey e Keanu Reeves. Finalmente un festival anticonvenzionale che ha lasciato spazio alla fantascienza, ai film d’animazione e al cinema horror (versione restaurata di Zombi e Un Lupo Mannaro Americano a Londra), senza annegare nel classico cinema d’autore. «Abbiamo cercato di selezionare film che dialogano con il pubblico senza tralasciare il cinema d’autore», ha infatti sottolineato il firettore Alberto Barbera, e possiamo dire che sono riusciti in questo modo a donare nuova linfa ad un evento seguito in tutto il mondo, rendendolo nuovamente divertente per il suo lato glamour ed irresistibile per l’offerta cinefila. L’Italia non tuttavia lasciato il segno nel Concorso ufficiale, ma la sezione Orizzonti ha premiato Federica Di Giacomo per il suo Liberami come Miglior Film. Kim Rossi Stuart e Giuseppe Piccioni hanno riscontrato un’accoglienza tiepida e poco convinta per i rispettivi Tommaso e Questi Giorni, entrambi al cinema nel mese di Settembre, mentre Gli Indivisibili di Edoardo De Angelis ha ricevuto diverse critiche positive.
Molti rappresentati della stampa hanno ammesso di non aver visto il Leone d’Oro The Woman who Left, film filippino diretto da Lav Diaz della durata di ben 226 minuti. D’altro canto con un programma ricco e serrato è difficile riuscire ad incastrare un film così lungo, come è successo alla Berlinale 2016 con un’altra opera dello stesso regista (A Lullaby to the Sorrowful Mystery) che durava otto ore. «Ringrazio tutti, il Leone d’Oro va al popolo filippino e alla lotta per l’umanità», ha detto Diaz ricevendo il premio del festival italiano. Il Leone d’Argento per la Migliore Regia invece è stato riconosciuto ad Amat Escalante per Le Ragion Salvaje, a pari merito con il russo Andrei Konchalovsky per Paradise. Oscar Martinez ha ritirato la Coppa Volpi come Miglior Attore per il suo ruolo nell’esilarante film argentino El Ciudadano Ilustre, uno dei film più amati da pubblico e critica che racconta la storia di un premio Nobel per la letteratura che vive da molti anni in Europa e un giorno accetta di tornare nella sua città natale in Argentina per ricevere un premio. Applauditissima poi la Coppa Volpi come Miglior Attrice per Emma Stone nel magico e romantico La La Land, il musical di Damien Chapelle che ha aperto il festival di Venezia. Tra i volti nuovi ha colpito l’eleganza e la naturalezza di Paola Beer che ha recitato al fianco di Pierre Niney in FRANTZ di Francois Ozon. A lei infatti è andato il Premio Marcello Mastroianni come Migliore Attrice Emergente.
Natalie Portman nei panni di Jackie Kennedy nel film diretto da Pablo Larrain è stata una delle piacevoli sorprese di Venezia 73, e la Giuria ha riconosciuto a Noah Oppenheim il premio per la Miglior Sceneggiatura del film. Un ritratto intimo e toccante di una delle donne più amate e seguite del mondo, nei giorni di maggior dolore per l’assassinio del marito JFK. «Mi sono trasferito in Italia nel 1990 e ho vissuto qui alcuni dei migliori anni della mia vita, è come una seconda casa per me e ricordo l’accoglienza per il mio primo film sette anni fa. Ritornare è come l’avverarsi di un grande sogno ed è un immenso onore ricevere questo premio, sono molto emozionato», ha dichiarato visibilmente commosso Tom Ford, il famoso stilista che ha dimostrato un grande talento dietro la macchina da presa prima con A Single Man e oggi con Animali Notturni, vincendo il Gran Premio della Giuria. Jake Gyllenhaal e Amy Adams sono i protagonisti di questo suo thriller a tinte noir sviluppato su tre piani narrativi diversi che raccontano una storia di amore e vendetta assolutamente originale e geniale. Per gli amanti del cinema questa 73esima edizione della Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia ha inoltre regalato una nuova occasione di riscoprire dei cult del passato grazie all’iniziativa Venezia Classici. Da Manhattan di Woody Allen a Viale Del Tramonto di Billy Wilder il pubblico e la stampa hanno potuto gustare nuovamente quei film di una volta sul grande schermo e tornare indietro nel tempo, quando la pellicola produceva un piacevole rumore e non importava la qualità dell’immagine, ma solo l’anima e l’emozione di una storia.