Viaggi di Pasqua, gli italiani scelgono le città del Bel Paese

© lamio - Fotolia.com
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Consumi alimentari – Pasqua all’insegna dell’austerità per le famiglie italiane. La situazione economica negativa del nostro Paese, associata alla forte perdita del potere d’acquisto da parte dei cittadini e un aumento dei prezzi al dettaglio, porterà le famiglie a tagliare gli acquisti dei prodotti tipici pasquali, senza però rinunciare al classico pranzo di Pasqua, che resta una tradizione fissa nelle case degli italiani. Ad annunciarlo il Codacons che ha monitorato l’andamento delle vendite e la propensione all’acquisto da parte dei consumatori. «Analizzando i prezzi de prodotti alimentari tipici di Pasqua in vendita presso la piccola e grande distribuzione, si è riscontrano rincari generalizzati per i generi dolciari e i prodotti trasformati – spiega l’associazione – con le classiche colombe o uova di cioccolato che subiscono aumenti medi compresi tra il 6 e l’8% rispetto al 2012». A spiegare la situazione, il presidente Carlo Rienzi: «I consumi delle famiglie relativi ai beni pasquali risentiranno della pesante crisi economica in atto. In particolare per uova e colombe il Codacons rergistra un calo record degli acquisti mediamente del 17% rispetto allo scorso anno. Gli italiani tuttavia, pur effettuando sensibili tagli agli acquisti alimentari, non rinunceranno al classico pranzo di Pasqua in famiglia, e la spesa complessiva per il pranzo pasquale sarà di circa 1 miliardo di euro».

Viaggi – Il Codacons inoltre fa sapere che in base ai dati raccolti durante le vacanze pasquali solo 2 famiglie su 10 potranno permettersi di partire, scegliendo però mete vicine e riducendo la durata dei soggiorni. «Gli effetti della crisi, l’incertezza politica ed economica che incombe sul nostro Paese, assieme ad un quadro meteorologico all’insegna dell’instabilità, spingeranno gli italiani a rimanere a casa – spiega il Carlo Rienzi –. Solo 2 famiglie su 10 partiranno durante i giorni di festa, con un calo delle partenze attorno al -20% rispetto agli scorsi anni». La stragrande maggioranza di chi potrà permettersi una vacanza sceglierà mete italiane (circa il 70%), mentre solo il 30% si recherà all’estero; si conferma inoltre la tendenza a ridurre i giorni di villeggiatura, allo scopo di contenere i costi. In testa alle scelte turistiche degli italiani vi sono le città d’arte del nostro Paese come Roma, Firenze o Venezia, mentre chi andrà all’Estero ha scelto in prevalenza le grandi capitali europee.

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