“Give the gift of life, donate blood“ (Regala il dono della vita, dona sangue). E’ questo lo slogan di quest’anno per la Giornata mondiale del donatore di sangue. Oggi, così come ogni 14 giugno, una serie di manifestazioni in tutto il mondo, ivi compreso il nostro territorio nazionale, saranno teatro di una intensa e capillare campagna di sensibilizzazione. In Italia dall’Avis, che la farà da protagonista, alla Croce Rossa, dal Ministero della Salute alle Associazioni “minori” presenti in tutta Italia porteranno a “centro delle piazze” una serie di iniziative volte all’informazione di quanto sia alto e nobile il gesto di donarsi per donare e salvare la vita a migliaia di persone. Un gesto che non ha un costo, ma richiede solo l’impegno di dedicare un poì del nostro tempo e, soprattutto, tanto altruismo. E’ un appello che potrebbe riassumersi in un altro monito: “La vita è nelle tue mani, rimbocchiamoci le maniche”. Quasi a dire, su “coraggio, non avere timore, e lavoriamo insieme affinché il diritto alla vita sia diritto di tutti con un atto di solidarietà che non avrebbe uguali anche al cospetto e nel rispetto di altre più concrete, e pur utili e determinanti, “donazioni”. Una donazione, quella del sangue, che non fa distinzione tra ricchi e poveri, brutti o belli, alti o bassi; tutti possono contribuire a regalare un sorriso a chi soffre. Ogni anno nel mondo vengono effettuate 92 milioni di donazioni di sangue. Quasi il 50% di queste avviene nei Paesi sviluppati, dove si concentra solo il 15% del totale della popolazione mondiale (fonti OMS). Per favorire una diffusione sempre più capillare di tale gesto volontario, anonimo e periodico, anche quest’anno torna la Giornata Mondiale del Donatore di Sangue, istituita nel 2004 dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) in occasione del 14 giugno, data di nascita di Karl Landsteiner, scopritore dei gruppi sanguigni. Ma, chi può donare il sangue? Tutti coloro che hanno un’età compresa tra i 18 e 65 anni (60 se è la prima volta). Bisogna godere di buona salute e avere un peso non inferiore ai 50 kg. Gli uomini possono donare fino a quattro volte all’anno le donne non più di due volte, essendo più esposte alla mancanza di ferro. Mentre non possono donare le persone che hanno avuto epatiti virali, sifilide, infezione da HIV, malattie di cuore, tumori, diabete, epilessia, malattie reumatiche.
In tutto il paese, da Roma a Milano, Genova, Udine, Venezia, Palermo, ci saranno manifestazioni organizzate dall’Avis per celebrare la ricorrenza con gazebo informativi organizzati dalle Avis provinciali e in alcuni casi anche spettacoli, staffette,maratone, biciclettate ed esibizioni di comici e cantanti. Lo scopo delle varie iniziative previste è sensibilizzare e far riflettere soprattutto i giovani sul valore della solidarietà e ringraziare chi già è donatore. Ci saranno in alcune città, come Ferrara, open donor da, in Liguria, ad esempio, ad Albenga (Sv), ci sarà la 9° edizione “dell’Avis a spasso sulla via Romana” una maratonina di circa 10 km tra il verde e sulla strada panoramica sopra Albenga e Alassio; in Puglia, a Foggia, partecipazione anche eucaristica presso la Chiesa San Giuseppe Artigiano. A Mestre, in provincia di Venezia con la 8 Festa Regionale del Donatore in Piazza Ferretto, in collaborazione con l’Avis Provinciale di Venezia e l’Avis di Mestre-Marghera che celebra il 60° Anniversario di Fondazione, numerose iniziative dal pomeriggio fino a sera inoltrata con i comici di Riso fa buon sangue. Dieci città italiane (Alcamo, Milano,Pontedera, Potenza, Roma, Rossano Udine e Vicenza) saranno collegate in diretta con Furio, Giorgio e Gabriele del Trio Medusa per ricordare l’importanza di un gesto volontario, anonimo e gratuito. L’Avis Provinciale Piacenza, celebrerà la giornata del 14 giugno con l’evento “Musica nel Sangue”con il patrocinio del Comune di Piacenza. A Cuneo la Croce Rossa del comitato locale allestirà in corso Nizza uno stand dove verrà promossa la donazione volontaria. Radio DeeJay con FIDAS, AVIS e FRATRES e con l’Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini, invita tutti a donare il sangue in occasione della Giornata mondiale del donatore di sangue il 14 giugno.
Ricca di appuntamenti la Capitale, in alcuni dei quali, è stato impegnato in prima persona il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. Questa mattina, ha fatto visita all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. Il presidente dell’Ospedale, Giuseppe Profiti, ha accompagnato il ministro in visita al MITA, il Modulo Interdisciplinare di Terapie Avanzate del Dipartimento di Onco-ematologia pediatrica, un reparto di terapia subintensiva dove vengono eseguite oltre 100 procedure di trapianto di cellule staminali emopoietiche l’anno. Al Dipartimento afferisce il Servizio Immunotrasfusionale dell’Ospedale. I bambini con patologie oncologiche, infatti, sono tra i principali beneficiari delle trasfusioni di sangue effettuate all’interno del Bambino Gesù. Subito dopo, il Ministro Lorenzin ha raggiunto l’Ospedale san Camillo Forlani prendendo parte ad un evento organizzato dal Centro Nazionale Sangue e dal Centro Regionale Sangue del Lazio, in collaborazione con le Associazioni e Federazioni dei donatori. «L’Italia può essere fiera del suo “Sistema sangue”», ha commentato il Ministro della Salute che non ha mancato di esprimere una sua particolare sensibilità personale verso la donazione del sangue e dei suoi componenti. «Un tema che mi sta molto a cuore, si tratta di un atto di solidarietà e di civiltà che offre a milioni di persone la possibilità di continuare a vivere». L’Italia può essere fiera del sistema di donazione e dei risultati raggiunti in termini di autosufficienza nella produzione di sangue ed emocomponenti perché ha raggiunto oltre un milione e 700 mila donatori volontari; un risultato che occorre mantenere anche nel periodo estivo che si va a delineare. La giornata si è aperta con la Mostra “Globulandia, “un’avventura in rosso” un percorso ricco di effetti speciali e attrattive sensoriali progettato dal Centro Nazionale Sangue per intercettare il pubblico più giovane accompagnandolo verso la cultura del dono, attraverso la conoscenza della biologia e della consapevolezza della propria salute. La mostra, già approdata al Festival della Scienza di Genova lo scorso autunno, ha intrapreso un tour in alcune capoluoghi italiani appartenenti alle Rete OMS Città Sane, partner dell’iniziativa per la divulgazione presso le scuole ed è stata premiata dal Festival Internazionale del giornalismo, nella sezione dedicata alle iniziative di promozione della salute.