La natura delle donne in genere è nobile e sensibile, votata ai bisogni altrui, perché da sempre la donna si è presa cura della prole, spesso a discapito delle proprie necessità che sono importanti quanto quelle altrui. Quali sono i bisogni delle donne? Nel libro “Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere” (Rizzoli, euro 12,75), un cult dei rapporti di coppia, l’autore, John Gray, spiega che in genere la donna, anziché essere guidata, vuole essere sostenuta, amata e compresa.
Un’esigenza che comunque riguarda la nostra specie, maschi e femmine. Dale Carnegie in “Come trattare gli altri e farseli amici” (Bompiani, 9,90) scrive: «(…) Se volete che gli altri vi vogliano bene, se volete sviluppare veramente delle amicizie, se volete aiutare gli altri e nello stesso tempo aiutare voi stessi, tenete a mente questo principio: interessatevi sinceramente delle altre persone (…)», e prima ancora dice: «(…) Invece di condannare l’operato della gente, cercate piuttosto di capirla (…)». Concetti noti ma perché non riusciamo ad applicarli? In realtà ognuno di noi è concentrato su stesso e agisce, nel bene o nel male, per ottenere l’approvazione altrui, quindi per ricevere qualcosa in cambio. Abbiamo bisogno che il nostro valore sia riconosciuto dall’esterno, perché in genere la nostra autostima è bassa.
Louise Hay in “Puoi guarire la tua vita” (Armenia, euro 15) afferma che la causa della maggior parte della patologie psichiche e fisiche va ricercata nella mancanza di autostima e in particolare in uno stato di non perdono. «(…) Le persone che amano se stesse e il proprio corpo non maltrattano se stesse e gli altri (…). Il giudizio negativo ci blocca», sostiene Louise Hay, secondo la quale quando modifichiamo il dialogo interiore la nostra vita cambia. Più ci diciamo parole d’amore e d’approvazione, più il nostro inconscio si predispone a ricercare il bene in noi stessi e di conseguenza negli altri. Tutto il nostro essere ne trarrà giovamento, a cominciare dalla salute, come dichiara anche Christian Boukaram ne “Il potere anticancro delle emozioni” (Urra, euro 15). L’oncologo canadese scrive che gran parte del nostro corpo è immateriale e che la salute dipende da cure fisiche, emotive e spirituali, cioè da aspetti collegati da meccanismi psicobiochimici, sostenendo al contempo che l’ansia, la depressione e la rete sociale alterano i geni. Vivere nel momento presente, meditare, dirsi parole d’amore di continuo, porsi degli obiettivi, abbassare lo stress nocivo, uscire dall’ordinario, ridefinire i concetti di bene e male, rielaborare un lutto e praticare lo Yoga sono tutte strategie che ci aiutano a vivere più centrati e ad acquisire fiducia nelle nostre capacità.
Nella piramide dei bisogni di Maslow troviamo in basso le esigenze fisiche (mangiare, bere, dormire etc), seguite poi dal bisogno di sicurezza, dall’amore, dall’autostima. In cima si collocano la realizzazione; lo sviluppo delle conoscenze, dei valori, della creatività e dell’allegria; la ricerca del significato. Ogni individuo (in particolare le donne), prima di chiedere amore deve imparare a darsi amore, cambiando gli schemi mentali negativi e modificando il dialogo interiore che di solito è distruttivo. Amando noi stessi, senza essere egoisti, soddisfiamo il bisogno di essere capiti e sostenuti, di conseguenza entriamo in sintonia con gli altri, perché non siamo affamati d’amore e di approvazione altrui.
Maria Ianniciello