Quando le acque sono calme, esse accarezzano la scogliera ma, quando il mare è agitato, esse s’infrangono contro lo scoglio con violenza. Ebbene, noi donne siamo un po’ come il mare. Ma anche come la terra, come la Luna e come le stagioni. Siamo cicliche.
Gli uomini invece sono come il Sole che sorge e tramonta, da millenni. Lui porta con sé il seme dei suoi antenati. Uomo e donna, proprio grazie alle rispettive diversità, si completano attraverso un atto d’amore che però non è solo finalizzato alla riproduzione, perché nasce da bisogni quasi spirituali. Si tratta di un momento divino, di estasi. Un momento di grazia tra due persone che si amano. Questa è o meglio dovrebbe essere la matrice del sesso. E invece fra uomini e donne le incomprensioni (tra e fuori le lenzuola) sono all’ordine del giorno. Perché questo accade? Gli uomini ignorano (in realtà non la conoscono affatto) la natura ciclica delle donne. Mogli, fidanzate o compagne hanno purtroppo dimenticato la loro essenza ciclica, e vergognandosene quasi si sono adattate a una forma mentis che non le appartiene, tipicamente maschile, portatrice solo di logica, razionalità, pragmatismo. L’anima delle donne è invece creativa e, proprio come un’onda, s’infrange per poi ritirarsi e acquisire potenza. Questa nostra attitudine può essere riscoperta osservando il ciclo mestruale che Miranda Gray nel libro “Luna rossa” definisce un dono. La scrittrice spiega che ogni donna attraversa quattro fasi durante il ciclo (28 giorni).
- La fase della Vergine, che coincide con la fine delle mestruazioni, è il momento in cui le energie femminili sono dinamiche e radianti. La donna si sente sicura e appartiene solo a se stessa, è determinata e ambiziosa sul lavoro, si diverte e prova gioia.
- La fase della madre si verifica nel periodo dell’ovulazione. La donna ha la tendenza a dedicarsi agli altri e ai bisogni del prossimo.
- La fase dell’Incantatrice comincia quando l’ovulo non è stato fecondato. Prende piede il lato interiore della donna, le energie diventano impetuose e se rilasciate danno origine a una grande forza creativa.
- La fase della strega. Con l’inizio delle mestruazioni, la donna diventa più intuitiva, carismatica, introspettiva. Sa dare risposte ai problemi e impara ad accettare il passato e le incertezze del futuro.
Il femminile, dunque, non è mai statico. Ogni donna, nell’arco di 28 giorni, vive la sua primavera (fase della Vergine), la sua estate (fase della madre), il suo autunno (fase dell’incantatrice) e il suo inverno (fase della strega). Comprese queste dinamiche (ignorarle crea disagi psicologici e fisici), ognuna di noi può usufruire di queste energie in ogni settore della propria vita, acquisendo così una nuova consapevolezza e rivalutando la propria femminilità per migliorare per esempio il rapporto con il partner, che dovrebbe accogliere la ciclicità femminile come un dono, cioè rispettandone la sacralità.
Maria Ianniciello