Come si supera la paura del cambiamento? Proviamo a trovare la risposta insieme. Charles Weston affermava: «Ci rivolgiamo a Dio perché ci aiuti quando le nostre fondamenta si scuotono, solo per riconoscere che è Dio che le sta scuotendo». Non possiamo pretendere che qualcosa di nuovo entri nella nostra vita senza che qualcosa di vecchio vada vita, la natura è maestra in questo. Da enormi eruzioni nascono delle meravigliose isole, da sconvolgenti cataclismi rinasce un mondo nuovo e questo vale anche per noi. Pretendiamo di voler gestire ogni situazione e in questo modo ci opponiamo al cambiamento quando l’unica cosa da fare è lasciar defluire la paura e avere fede che tutto vada bene.
Crediamo di possedere una qualche forma di controllo ma non ci rendiamo conto che il controllo non ci appartiene. Il nostro cuore batte senza che noi facciamo nulla, i nostri polmoni e la nostra circolazione lavorano senza il nostro consenso. Moltissime altre cose il nostro corpo compie per farci vivere e noi nemmeno ce ne rendiamo realmente conto. Il mondo del lavoro è in continua evoluzione, quindi bisogna stare al passo con i tempi. Le nostre competenze attuali possono essere superate domani, quello che va bene oggi domani potrebbe essere già vecchio.
E allora come si supera la paura del cambiamento? Quello che definiamo controllo è pura illusione. La verità non fa male perché l’unica cosa che fa è distruggere le nostre illusioni. Possiamo considerarci responsabili della nostra vita, delle scelte che facciamo, poiché noi stessi siamo parte dell’evoluzione, ma credere di avere il controllo ci rende deboli perché basiamo le nostre certezze su qualcosa che non ci appartiene. La questione non è come evitare il cambiamento ma come far in modo che esso ci porti frutti. Quando ci opponiamo al mutamento, nasce un senso di frustrazione e di conflittualità. Ogni situazione differente può disorientale ma questo è il prezzo da pagare per una gioia duratura.
Come si supera la paura del cambiamento? Muovendoti
La società in cui viviamo fa della stabilità un caposaldo imprescindibile per ogni individuo, ma il più delle volte questo modo di vivere viene confuso con l’immobilità. L’immobilismo non ci fa muovere, non ci consente di evolvere, in natura tutto si muove, tutto si rigenera, niente è fermo. Di conseguenza la staticità non fa parte della natura dell’uomo. Ci possono essere individui adatti a una vita più tranquilla ed altri più portati verso un percorso esistenziale fatto d’avventura ma l’immobilismo è qualcosa di estraneo al genere umano e alla natura in generale. Molti disagi derivano dalla mancanza di movimento, la sensazione di ansia per esempio può essere generata dalla convinzione di sentirsi imprigionati se non fisicamente sicuramente mentalmente.
La stabilità è qualcosa a cui tutti dovrebbero ambire. Significa infatti sentirsi forti, siamo stabili quando siamo ben piantati a terra , le nostre fondamenta sono forti e non mi riferisco a quello che vediamo fuori, parlo di quella fermezza che parte dal profondo di noi, condiziona la nostra mente e si manifesta all’esterno. L’immobilismo è contro il cambiamento, la stabilità no, l’immobilismo è un male perché ci porta alla morte mentre il cambiamento ci fa evolvere. Non possiamo pretendere di vivere ogni forma di trasformazione in maniera impassibile perché non sarebbe naturale, possiamo vivere il cambiamento prendendo esempio dai bambini, i quali sono pronti all’azione e alle novità e, quindi, non hanno bisogno di assicurarsi una protezione o di avere il controllo. Vivono tutto come un’avventura…in maniera spensierata.
Come si supera la paura del cambiamento? Cambiando puto di vista
La vita è un viaggio e, come tutti i percorsi, la strada che percorriamo non è sempre la stessa , a volte è pianeggiante, altre in discesa e altre ancora in salita, la cosa importante è saper accettare che quello che ci attende non è fisso ma mutabile e che noi stessi possiamo cambiare. Anche noi, come la natura, siamo soggetti ai cambiamenti, il nostro corpo cambia con il tempo, non invecchia come noi pensiamo bensì si evolve, s’invecchia solo quando non accogliamo il cambiamento come un fatto naturale e necessario. Ci evolviamo quando siamo in linea con la nostra anima e con l’evoluzione del mondo. La paura del cambiamento si supera cambiando il modo di percepire e vedere le cose.