Cultura è usata spesso in senso restrittivo e meno realistico: arti sono espressioni di cultura, come ogni attività che richiede lavoro di cervello. Blasonati beni cultuali, pittura, scultura, moda e turismo, ignorando altre culture, possono fare di Italiani reperti storici e d’Italia bene dell’umanità. Mancanza di cultura politica fa seguire orientamenti stranieri, che non sempre si adattano all’Italia; fa vivere certa realtà italiana e certo Meridione; riduce la politica a seguìto, anche se talora di basso livello, spettacolo popolare e divide il Popolo in gente che conta e gente comune. Non c’è cultura scolastica e scuola e ricerca sono più precarie dei precari della scuola, della ricerca e del lavoro: dal Parlamento ai bassi gli effetti sono piuttosto vistosi, pur nessuno osando parlare di decadenza. Non c’è etica e di pudore non c’è traccia, come di dignità: si parte da illegalità e si arriva a criminalità organizzata, non solo storica. Le opere del pensiero, non bancabili, sono in ribasso, mentre salgono le quotazioni di beni, con i quali si acquista persino cultura. Mancanza di cultura di diritto costringe politici italiani a far riferimento all’estero ed evidenzia assenza od inferiorità delle nostre regulae iuris. Alla cultura di impresa i politici, specie quelli del Sud, preferiscono imprenditori stranieri, che sollevano da seria formazione imprenditoriale. Manca cultura di rispetto degli altri e satire ed apprezzamenti grossolani, oltre a furti, raggiri, destrezze, furbizie, ricatti ed aggressioni, generano reazioni, ritenute sproporzionate perché generate da motivi ritenuti futili. Manca cultura di umanità, che fa vivere solidarietà, e prepotentemente e violentemente si impone culto di personalità, che esaspera egoismi e differenze; culto della ricchezza, frutto soprattutto di tante ingiustizie ed illegalità, spesso copre, con sfarzo ed arte, malefatte di grandi della storia, i quali potrebbero essere grandi malfattori, che hanno asservito popoli e compensato artisti d’ogni genere: asservimento imposto psicologicamente, oltre che con parola e scritto, con manufatti, che, dimenticando sacrifici e morti di schiavi, anche moderni, portano agli altari potenti larghi di allori e di ori e pure di tante miserie.
…Cultura filosofica, letteraria, storica e scientifica cedono il passo a cultura di arretratezza ed a canti e spettacoli, che pure culture sono.
…Cultura è sapere, saper fare e saper gestire la cosa pubblica e la privata.