Se chiedessi a un gruppo di persone di dirmi qual è il marchio più importante al mondo, in molti risponderebbero che si tratta della Apple o della Microsoft o di Google e via discorrendo, ma se a quelle stesse persone chiedessi notizie sulla Ferrari, certamente saprebbero darmi delle informazioni.
Il punto, cari miei, è che – nonostante gli italiani facciano fatica a credere in loro stessi, in particolar modo in questo periodo – un prodotto italiano è il più ammirato, il più conosciuto, il più affidabile, quello che accende maggiormente la fantasia delle persone e di conseguenza esso è anche il brand numero uno al mondo. La Ferrari, infatti (notizia di alcuni giorni fa), è il marchio più importante al mondo e a sostenerlo è la società britannica Brand Finance, leader nella valutazione dei marchi, la quale per il secondo anno consecutivo ha collocato la casa automobilistica di Maranello davanti ai colossi americani come Google e Coca-Cola. Questa scelta è stata riconfermata non solo per la facilità con cui il prodotto si distingue nel mondo e dalla passione che esso provoca nelle persone, ma anche per gli importanti risultati economici che vedono la ditta italiana chiudere l’anno con un fatturato cresciuto del 5 per cento, toccando i 2,3miliardi di euro e un più 5 per cento per l’utile arrivando a 246milioni. Numeri da capogiro che dimostrano come tutto sia possibile laddove si coniugano la Cultura del lavoro e il raggiungimento dell’eccellenza. Da questo esempio tutta l’Italia dovrebbe prendere spunto e imitare la voglia di eccellere che sicuramente caratterizza la casa automobilistica italiana. Che cos’è che rende grande un prodotto o un’azienda? Sicuramente la sua capacità di emozionare e di far sognare la gente, perché proprio queste sensazioni spingono le persone ad affezionarsi a qualcosa o a qualcuno. Quello che ha reso grande la Ferrari (può essere riprodotto in tante altri marchi italiani) è la capacità di creare dei Fan appassionati nel corso del tempo; ciò è stato possibile perché con il trascorrere degli anni la missione dell’azienda è rimasta sempre la stessa, cioè quella di creare l’automobile sportiva per eccellenza, adeguandosi agli standard del tempo, innovandosi costantemente e spostando sempre più avanti i propri limiti. Il mio augurio è quello che si cominci a riflettere sugli aspetti positivi di un’Italia che cresce, valorizzandoli maggiormente e riproducendoli in altri ambiti, senza soffermarsi solo i lati negativi del nostro Paese, che purtroppo esistono (nessuno lo nega) e vanno debellati. Grazie!