Dice che mediterranei hanno diritto a loro moneta e a loro altre preferenze e intende che se ne ha abbastanza dei mediterranei che non vogliono rispettare regole pur buone per altri: vadano con chi vogliano, ma non costino più un euro a chi per, guadagnarlo, produce.
Storie, religioni, usi e costumi diversi non si incontrano, perché nessuno ha cercato di accostarli, prima in teoria e dopo in pratica, assumendo ciò che unisce e appianando ciò che divide: tolto il latino, che lega vari popoli, idiomi e culture diversi hanno inasprito antipatie.
Insuccessi storici allontanano popoli arretrati, anche se allagati da miliardi, che servono solo a rendere la vanteria capace di fare primavera con una sola rondine, da popoli ricchi, i quali danno, però, senza creare progresso. Popoli trascurano la produzione, dal cacciavite al diritto, presi dal problema di reperire denaro per godersi la vita, incoraggiati da chi, assistendo, paga il costo del mercato ed impedisce nascita di concorrenza.
Differenze abissali tra conoscenze ed ignoranze, in concreto sono espresse tra capi pensanti in tutti i settori ed ausiliari, ambiziosi solo di certa agiatezza, che in genere richiede solo furbizia. Sacche di arretratezza e serbatoi di manodopera consentono vanto e boria alle zone che hanno pensato e pensano egoisticamente alla crescita solo propria, dividendo la politica nazionale in due politiche, quella dei potenti che dettano legge e quella degli accodati compiacenti che appoggiano.
Come il ricettatore avido ed imprevidente, che, per piccolo o grosso affare, mette a rischio di furto le sue cose, così popoli, locali e piccoli o nazionali e grossi, sfruttano le necessità di altri popoli, senza pensare di mettere in forse la loro serenità, come dice diffusione di vizi, illegalità e criminalità.
C’è poi la trattativa stato mafia, di cui di tanto in tanto si parla, ed infine la storia, che esigono verità in assoluta chiarezza. Chi oggi pontifica, magari appoggiandosi all’autodeterminazione dei popoli, godendo approvazione di chi fugge la realtà e subendo opposizione da chi sa risolvere problemi, ricordi, se non l’ha fatto a suo tempo, pur avendone avuto mezzi, tempo ed occasioni, di chiarire che cos’è o che cosa dovrebbe essere l’Europa e chi sono e chi dovrebbero essere gli Europei e come realizzare l’Europa omogenea e formare gli Europei tutti pari, senza complessi e senza tabù.
n.m.