In occasione della Festa della mamma 2015, in cerca di frasi d’auguri e di regali davvero speciali per le nostre splendide mamme, dimentichiamo il valore di questa importante ricorrenza. Non sono una mamma; sono una figlia e una donna che riconosce alle madri un ruolo di primo piano nel processo di crescita e di evoluzione dell’essere umano.
Mamme si nasce o si diventa? Questa è una domanda antica quanto il mondo, perché, per molti, ogni donna ha in sé il seme dell’istinto materno. Eppure ansie e preoccupazioni spesso nella neomamma (e non solo) sono all’ordine del giorno, perché la mente, con i suoi paradigmi, ci mette lo zampino rendendoci insicure e facendoci prendere le distanze dal Sé, cioè da quella parte più profonda di noi stesse che tutto sa e tutto conosce. La vera madre (non mi sono stancherò mai di dirlo) è colei che accompagna il figlio senza creare interdipendenze, perché ogni creatura nasce libera e ha il diritto di rimanere nella specifica condizione di libertà per tutta la vita. Certo, il compito di una mamma non è facile, ecco perché per la Festa della Mamma 2015 riflettiamo insieme non solo sul ruolo delle mamme e dei figli (tema già affrontato lo scorso anno) ma sulla nascita che potrebbe essere intesa anche come la rinascita delle mamme. Verena Schimid è un’ostetrica e autrice di libri che lavora in modo alquanto insolito: assiste in casa le donne che stanno per partorire. Nel suo meraviglioso libro “Venire al mondo e dare alla luce” (Feltrinelli) sono descritti i momenti salienti della gravidanza, del parto e della maternità, visti in un’ottica totalmente nuova per ridare equilibrio alla donna.
Secondo l’Ostetrica, viviamo in una società del rischio, dove aleggiano pericoli immaginari per le mamme, che cominciano a vivere in uno stato di ansia e paura cronica; eppure la madre ha in sé tanta saggezza. Basta solo cercarla. Dove? Nel cuore. «La tua parte femminile, istintiva, biologica, percepisce la natura come alleata, come risorsa e il corpo come fonte di messaggi». Ogni madre, se si avvicina al suo universo femminile, senza rinnegarlo, sa come crescere il proprio bambino. Opinione condivisa del resto anche da Christine Northrup che nel manuale Madri e figlie (Urra) racconta della mamma orsa che protegge i suoi piccoli e impartisce loro degli insegnamenti per renderli capaci, quando sarà il momento, di vivere senza di lei. Seguite l’esempio dell’Orsa e tutto andrà bene. E i figli come dovrebbero comportarsi? Certamente con rispetto e con maturità, imparando a percorrere il sentiero della vita in autonomia ma senza dimenticare la strada di casa dove ci sono le radici che ci ricordano chi siamo e da dove veniamo. Il Cinema ha saputo regalarci film intensi ed emozionanti che mettono in discussione il rapporto tra madre e figli. L’attrice che ha impersonato più volte in ruolo di mamma è stata Meryl Streep. Ne La voce dell’amore (1998) la Streep è moglie e madre affetta da una forma di cancro incurabile che viene assistita dalla figlia giornalista, la quale aveva preso le distanze dalla famiglia d’origine per dedicarsi alla carriera. Il destino ci mette lo zampino e la ragazza, grazie a questa esperienza dolorosa e formativa, ritrova una parte di se stessa. Un film che tocca le corde del cuore, come del resto fa Amiche Nemiche con Susan Sarandon nelle vesti di una donna che, anche lei a causa di un tumore, affida i suoi figli alle cure di Isabel, compagna dell’ex marito, interpretata da Julia Roberts. Insomma letteratura, arte, cinema, psicologia e scienza continuano ad occuparsi di mamme e figli ma la verità è che il compito di un genitore è sempre lo stesso, ieri come oggi. Perciò, non sbaglio (penso) nel ritenere che anche nel 2015 la Festa della Mamma sia un omaggio alla Femminilità, dalla quale si genera nuova vita. Auguri, quindi, alle mamme! Auguri alla mia mamma, un’Orsa davvero speciale, e… auguri anche a noi figli!