Donne che sognano, che pensano… che crescono. Ma anche donne che subiscono, che piangono, che cercano la morte perché odiano loro stesse e il mondo, perché non trovano nella società e in famiglia modelli e punti di riferimento, perché vivono nel dolore causato da ricordi che fanno troppo male per essere lasciati andare. Donne che sono vittime del pregiudizio e della corruzione; donne che vendono il loro corpo per bisogno o per piacere. Eppure basterebbe così poco: una carezza o un gesto gentile verso se stesse per rinascere. Proprio oggi, 8 marzo, Giornata Internazionale della Donna, il pensiero di Cultura & Culture va a quelle figure femminili che con coraggio hanno dato un contributo alla società; e quindi, anziché cercare dei modelli all’esterno, sono diventate loro stesse dei punti di riferimento per gli altri. Donne che hanno creduto di potercela fare, anche quando la realtà e i dati di fatto dimostravano il contrario. Queste persone hanno sostenuto la loro visione e con fiducia e amore hanno fatto di tutto per riprodurla nella realtà. Che cosa hanno queste creature in più di noi altre? Solo la fede, cioè quella capacità di credere all’impossibile nonostante altre persone ti spingano a fare il contrario, forse per paura. Come direttore di questa Testata ma soprattutto come donna, ritengo che ognuna di noi abbia il diritto e il dovere di vivere bene la propria vita, senza cercare per forza di cose l’approvazione altrui, in particolare quella del nostro compagno e in generale degli uomini. Catherine (Julianne Moore), la protagonista del film Chloe – Tra seduzione e inganno (2009), è accecata dalla gelosia e ingaggia una prostituta per mettere alla prova il marito. Catherine pensa che, mentre lei invecchia, il marito – che non la trova più attraente (almeno lei così crede) – diventa più affascinante e comincia a temere che lui la tradisca, senza avere però alcuna prova concreta. Il personaggio principale di questo lungometraggio cade nella trappola della scarsa autostima, la quale ci fa proiettare all’esterno le nostre insicurezze, rendendoci vulnerabili, fragili e bisognose di cure, quando invece la forza di reagire la troviamo, con un po’ di esercizio e tanta motivazione, solo in noi stesse, amandoci veramente. E quando c’è amore vero non c’è spazio per gelosie e insicurezze ma solo per la gioia e il benessere. Vi auguro, a nome di tutta la redazione, di trovare il coraggio di osare, credendo nel vostro infinito potenziale e rispettandovi sempre per fiorire proprio come una splendida mimosa…
Maria Ianniciello