Ogni volta che cambia donna, l’uomo in vista provoca invidie, delusioni e finisce per svelare la propria vera natura. Garibaldi non l’ha scampata, anche se rimane immerso con la sua Anita in un alone romantico che nasconde il loro difficile rapporto di coppia. Anita era spregiudicata, d’accordo, faceva il bagno nuda in mare e non si vergognava di far sapere a tutti che un ubriaco l’aveva palpeggiata, anzi lo denunciò. Ma Giuseppe era un donnaiolo, la faceva soffrire di gelosia. Anita arrivò a tagliargli capelli e barba per sottrargli fascino!
Di Garibaldi s’innamoravano al solo sentirne parlare. Mentre lui muoveva contro i Borboni di Napoli, signore e ragazze a Benevento – città pontificia – sfidavano l’ergastolo per confezionare di nascosto camicie rosse. Come impazzite, si procuravano tagli enormi di seta purissima sognando di potercisi avvolgere patriotticamente con lui. Con quella seta confezionarono la prima bandiera tricolore che sventolò in città nel 1860. La più decisa fu Maria Pacifico, una ragazzina quindicenne che più ‘fan garibaldina’ non si può. Sposò Salvatore Rampone, capo dei rivoluzionari locali, e cominciò a darsi da fare come portaordini. Furbissima, la mattina si faceva bella allo specchio per distrarre poi le guardie alle porte della città, che a tutto pensavano fuorché a scomporle i riccioli dei capelli dove lei arrotolava i foglietti segreti. Quando il marito fu ricevuto a Napoli dal Dittatore, Maria non volle sentire ragioni, pretese di andargli a toccare le mani. Fu impossibile non accontentarla. Morì a 23 anni.
Ufficialmente dodici le sue donne e tredici i figli, ma di ‘fidanzate’ Garibaldi ne ebbe parecchie. A Londra la giornalista Jessie White fremeva per correre in Italia. Imbarcatasi di nascosto, gli portò uno stiletto d’argento. Un dono d’amore o una minaccia nel caso che lui l’avesse rifiutata? Sta di fatto che gli restò vicina per mesi. La chiamavano Hurricane, e da uragano si comportò nella battaglia finale del Volturno. Garibaldi la chiamava Jessie mia. Figli anche dalla diciottenne Battistina Ravella, sua ‘serva’ a Caprera, e dalla ‘plebea’ Francesca Armosino, perché non disdegnava le popolane. Però preferiva le nobili, per esempio la Duchessa di Sutherland che gli scriveva lettere a dir poco infuocate, e la elegante baronessa Maria Esperance von Schwartz che tenne a lungo con sé, proprio mentre se la intendeva con la marchesina Giuseppina Raimondi. Senza dire delle tante altre fanatiche che ci svelano un Garibaldi mai studiato a scuola, capace di scrivere questo pensiero che pochi conoscono: Non riesco a capire chi muore d’amore per una donna, quando al mondo ce ne sono tante altre!
ELIO GALASSO