Ho scritto tempo fa del magico potere del mirtillo, molto utile soprattutto per il corretto funzionamento della microcircolazione. Ritorno, dunque, a scrivere dei frutti di bosco soffermandomi sulle loro proprietà; essi difatti contribuiscono a mantenere lo stato di salute psico-fisica. Oltre alle bacche dei mirtilli neri e rossi, ci sono altri tre frutti che crescono spontaneamente nei boschi. Mi riferisco alle More, ai Lamponi e ai Ribes. I frutti di bosco sono ricchi di micronutrienti, in particolare le More che hanno un alto concentrato di calcio, ferro, vitamine A e C, peptine, tannini, antiossidanti, principi antitumorali e acidi organici come silicio, malico, citrico, ossalico. Secondo la Bioterapia Nutrizionale, questi frutti sono indicati nei disturbi della microcircolazione, nelle cardiopatie, nei deficit della memoria. Possono essere assunti dai diabetici e utilizzati nei pazienti oncologici. Le More, in particolare, hanno un effetto decongestionante, anti infiammatorio e tonico per i bronchi e gli alveoli. Siccome agiscono sulle cellule del sistema nervoso, saranno indicate anche nei pazienti affetti da demenza senile e morbo di Alzheimer. Le controindicazioni? Sono sconsigliate nella colite ulcerosa, nella dissenteria e nel morbo di Crohn.
Tra i frutti di bosco troviamo anche i Lamponi che sono un concentrato di prolifenoli, vitamina C, chetoni, alcoli, acidi organici, oligoelementi e micronutrienti. Sono efficaci contro la nausea e gli stati febbrili, proteggono i vasi sanguigni. Fausto Aufiero e Michele Pentassuglia nel libro “Il potere nutrizionale e terapeutico degli alimenti” affermano che i Lamponi sono un presidio farmacologico utile come febbrifugo, sudorifero e antivirale. Sono inoltre un valido sostegno per i pazienti affetti da patologie oncologiche e da malattie senili. Non hanno alcuna controindicazione e possono essere mangiati anche dai diabetici. Per ultimo accenniamo alle proprietà del ribes, anch’esso protettore del microcircolo, con un elevato potere antiossidante, ricco di vitamina C, dotato di un’azione antinfettiva e antiemorragica, è indispensabile per il trofismo dei muscoli, dei capillari del tessuto connettivo e degli organi genitali. Stimola la peristalsi intestinale, l’appetito e rafforza la retina. Adatto anche nel diabete per le sue caratteristiche ipoglicemizzanti, sostiene i malati di cuore e non ha alcuna controindicazione. Oltre al ribes giallo e rosso, abbiamo anche il ribes nero selvatico, nella cui buccia sono presenti notevoli quantità di antociani che inibendo i radicali liberi proteggono i vasi sanguigni. La varietà selvatica ha quasi le stesse funzioni nutrizionali delle altre ma in aggiunta protegge l’intestino dalle infezioni ed è dotata di un’azione cicatrizzante e antineoplasica.
I frutti di bosco si trovano anche in commercio e possono essere assunti nella quantità di 150 grammi a persona giornalieri. Bisogna tener presente che crescono d’estate. La natura ci fornisce ciò di cui abbiamo bisogno nel periodo dell’anno adatto; perciò, per rafforzarne le proprietà e gli effetti, è molto importante mangiarli nella stagione in cui maturano. I frutti di bosco si prestano a diverse ricette, dai dolci, come le crostate con la pasta frolla, alle confetture. Sono molto gustosi anche in un vasetto di yogurt, ma il mio consiglio è di mangiarli da soli per beneficiare di tutte le loro innumerevoli proprietà, comprese quelle della cromoterapia giacché i loro colori forti migliorano l’umore; le tonalità del rosso difatti sono fortemente energetiche in quanto ricordano il sangue e quindi l’energia della Vita in una stagione in cui l’essere umano ha notoriamente bisogno di nuovi stimoli in quanto la Psiche è all’apice della sua creatività. N.B. Quest’articolo non ha finalità terapeutiche ma solo informative secondo le metodiche del giornalismo di stampo scientifico e divulgativo, avvalendosi di fonti comparate, tra cui il manuale di Fausto Aufiero e Michele Pentassuglia “Il potere nutrizionale e terapeutico degli alimenti”.