Il magnesio supremo, ecco a cosa serve

Il magnesio supremo: se ne parla tanto ma che cos’è, a cosa serve e come agisce sul fisico? Premetto che quest’articolo non ha finalità commerciali ma informative e si base sulla mia esperienza, sulle competenze acquisite e sulla lettura di un libro edito dall’Istituto Riza che s’intitola Il magico Magnesio di Giuseppe Maffeis, che vi consiglio di leggere perché molto approfondito. Prima di soffermarmi sul magnesio supremo, occorre fare una premessa importante. Questo minerale è molto diffuso in natura e il corpo umano non lo produce, eppure ne ha tanto bisogno soprattutto in situazioni di stress e di ansia, quando le riserve potrebbero essere intaccate. «Il nostro organismo – scrive Maffeis – ne contiene circa 25-30 grammi», di cui il 60 per cento si trova nelle ossa, il 27 per cento nei muscoli, mentre il resto nei tessuti, nei liquidi organici e nel plasma. La carenza di magnesio non è facilmente diagnosticabile con delle semplici analisi del sangue ma, quando scarseggia, accusiamo diversi sintomi, come perdita di appetito, nausea, diarrea, vomito, affaticamento, debolezza, sensazione di svenimento, crampi, dolori muscolari e, se la carenza si aggrava, si potrebbe andare incontro a convulsioni, anomalie del battito cardiaco, depressione, problemi di memoria e disturbi della concentrazione. Solo per citarne alcuni.

Tornando al Magnesio supremo, bisogna chiarire che è un integratore della nota azienda Natural Point. Si tratta in particolare di magnesio citrato, cioè della forma citrata del carbonato di magnesio. Che cos’è? «Pur non contenendo quantità molto elevate di magnesio è ritenuto un sale di magnesio ben assorbibile; secondo alcuni può essere assimilato 4 volte in più rispetto all’ossido di magnesio», spiega Matteis nel suo prezioso libro aggiungendo che «gli integratori a base di magnesio citrato andrebbero assunti a stomaco vuoto per consentire una migliore assimilazione».

In commercio non esiste solo la formula di Natura Point ma esistono diversi prodotti «basati su altri sali di magnesio», che si suddividono in organici e inorganici. «Tra le forme inorganiche troviamo il cloruro di magnesio, il carbonato di magnesio, l’ossido di magnesio, il solvato di magnesio», si legge nell’agile manuale di Riza. Mentre tra le forme organiche ci sono: il citrato di magnesio (quello che si assume mediante il Magnesio supremo per esempio), il lattato, il succinato, l’aspartato, il glicinato, il taurinato, il pidolato etc. In linea di massima questo minerale contribuisce ad attenuare la stanchezza, il nervosismo, gli stati d’ansia, la depressione, l’insonnia e i dolori muscolari. Inoltre aiuta il cuore, la circolazione cardiovascolare e mantiene stabile la pressione arteriosa; è utile contro la stitichezza e il diabete, facilita la digestione e stimola l’attività dell’intestino. Senza contare gli innumerevoli usi che se ne fanno in cosmesi. Il magnesio si trova in molti alimenti, compresa l’acqua (alcune ne sono molto ricche). Tra questi ricordiamo l’alga agar agar essiccata, il basilico essiccato, la crusca di grano, la menta essiccata, i semi di zucca arrostiti, il cacao amaro, la salvia fresca, la frutta secca, in particolare le mandorle, il cioccolato fondente amaro e tanti altri. Questo oligoelemento non ha controindicazioni e se ne assumiamo più del fabbisogno giornaliero viene espulso con le feci.

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